Jon Johnansen non è nuovo al mondo del cracking: in passato il suo nome è stato assurto a gloria mondiale con la rottura del codice di protezione dei film su DVD, impresa che gli ha fatto guadagnare il nomignolo di “DVD Jon”.
La paura di guai legali non lo hanno fermato dal cimentarsi in altre simili tenzoni come il reverse engineering del Google Video Viewer e, per quanto riguarda il mondo della Mela, di “rompere” la protezione di Fair Play per realizzare un software per Linux che potesse accedere al negozio online di iTunes.
In questi giorni una nuova sfida ha solleticato la materia grigia del norvegese, analizzare i contenuti digitali dei file riproducibili da Windows Media Player, criptati col meccanismo NSC. Criptazione che alla prova dei fatti, si è rivelata fasulla, come spiega lo stesso Jon nel suo blog.
Sforzo ridicolo, quindi, per l’hacker “DVD Jon” ed ancora una figura meschina da parte delle micromegacorporation, ancora convinte che la protezione dei propri guadagni sia affidabile a delle coppie di bit. Miopi strategie commerciali che lasciano il tempo che trovano.
Il flusso di dati così decodificato, potrà essere interpretato dai colleghi programmatori di VideoLAN, che potranno farlo confluire in una nuova capacità del player multimediale, in grado, in un imminente futuro di aumentare le sue capacità di riproduzione di streaming video multicast dei formati Windows Media.
L’intervento di DVD Jon potrebbe finalmente risolvere quella imbarazzante situazione che si verifica su piattaforma Mac, quando si tenta di fruire di contenuti multimediali codificati con il DRM di Microsoft.
Curioso è poi, che per il titolo del suo blog, Jon abbia scelto “So sue me”, “Ed adesso querelami”, in un gioco di parole che fa omaggio all’omonimo suono di sistema presente dall’epoca del System 7 sui computer di Apple.