Da scaricare, partendo dal sito di Apple, ci sono 24,5 MB di dati. Non tantissimi, se ci pensate, per mettere le mani sulla versione Mac (la versione Pc si scarica a partire dalla stessa pagina, ma ha una dimensione maggiore per la presenza di QuickTime) del player software digitale più diffuso al mondo. Il fatto è che oggi non si sa più come definire iTunes. E’ solo un software? E’ una piattaforma? E’ un intero mercato da solo? Di certo, è uno degli strumenti di base per riuscire a capire come funzioni il mondo moderno: in maniera digitale e tutto con i dati di iTunes e del negozio sempre più ricco che Apple sta costruendo.
Torniamo al nostro iTunes 7. Le novità presentate da Steve Jobs durante la diretta di San Francisco di poche ore da sono di due tipi, fondamentalmente orientate alla gestione offline di quel che c’è nel nostro computer (Mac o Pc che sia) e nel nostro iPod (grande o piccolo che sia), oppure online per quel che si può comprare. In più, adesso la capacità di comunicare con l’anello mancante, quell’iTV che si collega al televisore (il nome e il prodotto definitivo arriveranno nei primi tre mesi del 2007 a meno di 300 dollari negli Usa), iTunes ha sempre più il ruolo di “cervello” e memoria dell’hub al centro dello stile di vita digitale.
Quali sono le novità in sintesi: nuova interfaccia a tripla modalità per visionare i file: sia con le consuete linee di testo, oppure con le immagini delle copertine dei dischi oppure come una sorta di fila virtuale di diapositive che rappresentano le immagini dei dischi, film e telefilm. Il lavoro di Apple in questo senso è stato ottimo, rendendo iTunes più elegante e coordinato con le nuove funzioni, come ad esempio una razionale suddivisione del pannello di sinistra adesso in grado di gestire in maniera differente le periferiche, le librerie, le playlist e lo store.
Il nuovo iTunes cerca anche di andare a prendere le immagini – gratuite – dei brani che magari abbiamo scaricato dai nostri Cd, oppure offre la possibilità di controllare con maggiore finezza che cosa è contenuto sul nostro computer. Perché adesso, in effetti, i contenuti cominciano ad essere parecchi, come si vede anche leggendo il nostro articolo relativo alle novità del mondo del cinema.
Tra le novità anche in comune con i vari nuovi iPod, quello della capacità di leggere i brani “gapless” (ad esempio, i pezzi di musica classica o dei concept album degli anni Settanta, intesi come da suonarsi senza interruzioni tra la fine e l’inizio dei differenti brani) e la gestione dei dati di download in maniera più efficiente (adesso è possibile gestire le priorità di quel che si sta scaricando in parallelo).
Ma è anche sulla parte online che iTunes comincia ad essere sempre più “potente”. Il software di Apple infatti costituisce la basa a partire dalla quale vengono raccolti tutti i tipi di informazioni che poi si possono utilizzare per acquistare film, telefilm e canzoni, oppure per i podcast audio e video gratis. In più, cambiano anche le modalità per scorrere all’interno della lunga lista di opzioni adesso possibili sul negozio online, permettendo così di capire dove andare a comprare e che cosa.
Infine, iTunes riproduce i video a risoluzioni più elevate (così come gli iPod di quinta generazione), passando da 320 per 240 pixel a 640 per 480 e permettendo poi la gestione dei giochi (ognuno da 4,99 dollari per chi ha un account americano) dell’iPod e di tutte le altre piccole novità che magari salteranno fuori nei prossimi giorni insieme a nuovi film oltre ai 75 già presentati negli Stati Uniti. Al riguardo, Jobs ha dichiarato che per il 2007 conta di aprire anche in Europa la versione cinema del suo negozio. E su questo interverrà anche l’effetto che probabilmente avrà iTV, l’extender del computer di casa: in pratica un ricevitore che prende i contenuti dal Mac casalingo e li fa vedere in qualità adattata sul televisore (magari a schermo piatto) di casa.
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