Sarà San Jose, uno dei centri pulsanti della Silicon Valley, a ospitare a ottobre come di consueto il Microprocessor Forum. E sarà in quella occasione che Freescale, la nuova divisione-spin off di Motorola che si occupa del business dei semiconduttori dedicati al calcolo della casa con le alette, presenterà la nuova versione dei suoi processori della linea G4.
In grado di supportare memorie Sdram DDR2, controller e Rapid IO Bus, dovrebbero essere i processori in grado di garantire performance di livello prima che Ibm riesca a rilasciare una generazione di G5 adatti ai protatili di Cupertino, superando le attuali difficoltà di produzione.
La prima roadmap presentata indica che i processori, che faranno parte della famiglia e600, saranno in grado di superare i 2 Ghz di velocità , mentre una nuova famiglia, capace di calcolo 32 e 64 bit, chiamata e700, entrerà in competizione direttamente con i G5 di Ibm.
Per quanto riguarda invece l’immediato futuro, che potrebbe anche voler dire l’Apple Expo di Parigi, Motorola sarebbe alacremente al lavoro su un aggiornamento del suo top di gamma impiegato attualmente con una velcoità di 1,5 Ghz sui portatili di Cupertino. Si tratterebbe dell’Mpc 7447A, che potrebbe portare a circa 1,7-1,8 Ghz la velocità di clock dei protatili di Cupertino.
Anche Amd ha allo studio (e potrebbe annunciarli durante la stessa conferenza di San Jose) dei processori basati su un “nocciolo multiplo”. Il vantaggio di questo tipo di desing dei chip di calcolo, già utilizzato da Ibm per i Power6 nei server e prossimamente anche sul G5 e allo studio della stessa Intel, è notevole.
Consente infatti di svolgere una serie di operazioni come se la macchina fosse dotata di due (o più processori) processori anche se in realtà è solo il core – nocciolo – della Cpu ad essere multiplo. Questo si traduce nella capacità di calcolo parallelo, gestione di threads multipli e maggior potenza di calcolo per le applicazioni moderne con consumi molto contenuti ed economie di produzione.