Microsoft chiederà una sospensione dei rimedi disposti dalla sentenza UE che le impone la separazione del riproduttore multimediale dal sistema operativo e il disvelamento di parte del codice del sistema operativo.
La richiesta di sospensiva è una strada obbligata per Microsoft in attesa che la richiesta di revisione dell’indagine istruita dall’Unione e che l’ha trovata colpevole di esercizio illegale di monopolio, venga presa in esame dalla corte d’appello del Lussemburgo. In caso contrario, anche in presenza dell’appello, Redmond sarebbe obbligata ad obbedire alle disposizioni dell’Unione e a dare il via alla commercializzazione di una versione di IE priva di Windows Media Player. Dal 24 marzo Microsoft ha a disposizione 90 giorni (lavorativi) per ottemperare alle disposizioni della UE per quanto riguarda il player e 120 giorni per rivelare parte del codice del sistema operativo.
Per ottenere la sospensione temporanea delle disposizioni Microsoft dovrà provare che in caso essa non venisse concessa il suo business subirà gravi ed irreparabili danni prima che la corte d’appello si pronunci in proposito.