Si chiama Hiroshi Shimizu, è un inventore e pensa di aver creato la risposta al caro-benzina e a molti problemi di inquinamento. L’auto elettrica perfetta, quella in grado di viaggiare sul serio, non gli ibridi che le maggiori case automobilistiche stanno sperimentando in questi ultimi anni. Ma con un neo: ritiene che l’industria automobilistica lo stia sabotando in tutti i modi possibili per evitare che la rivoluzione travolga i produttori di auto convenzionali e le loro ricerche.
Di petrolio ancora ce n’è, anche se c’è chi dice con prove documentali che in realtà sta finendo, e forse per questo gli studi che cercano di realizzare automobili elettriche o basate su altre forme di alimentazione procedono a rilento, presentano soprattutto tecnologie ibride e magari mettono anche i bastoni tra le ruote a chi vuol sviluppare tecnologie alternative.
Shimizu non si arrende, e dopo aver esibito prove video oltre ai dati della performance adesso pensa di rivolgersi in Cina per fabbricare la sua auto. Si tratta di una tecnologia realmente utilizzabile e con le performance dichiarate dal costruttore oppure di un nuovo Preston Thomas Tucker…