Buon trimestre fiscale per Adobe. La società di San José ha infatti postato risultati molto positivi sia rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno che rispetto al trimestre precedente.
La crescita anno su anno del fatturato è stata del 21% con un aumento dei profitti del 37%, il che si è tradotto in un guadagno per gli azionisti 28 centesimi di dollaro, uno in più di quanto stimato da Thompson First Call.
I buoni risultati fiscali sono frutto del successo della Creative Suite che ha contribuito alle solide prestazioni finanziarie nonostante sia stata finora disponibile solo negli USA. Il lancio delle versioni internazionali dovrebbe dare un buon contributo nel corso del trimestre in corso.
Gli analisti e gli investitori, nonostante le buone notizie, non hanno premiato il titolo ADBE che, anzi, nel corso della giornata di venerdì ha perso quota in maniera considerevole (-5%). Nelle valutazioni prevale infatti l’estrema cautela dettata dalle operazioni di integrazione di Macromedia e dal fatto che a breve e medio termine non sono previsti altri prodotti di rilievo.
In aggiunta a ciò esiste una diffusa preoccupazione nel settore per la concorrenza posta da Microsoft. La possibilità che il colosso di Redmond finisca per intersecare la sua strada in qualità di concorrente con Adobe é stata avanzata nel corso dell’incontro di presentazione dei risultati fiscali. Bruce Chizen, CEO di Adobe, non ha escluso l’ipotesi esprimendo però fiducia sulla capacità della sua azione dai rispondere alla sfida. «Ma trattandosi di un’azienda da 40 miliardi di fatturato e risorse illimitate non possiamo comunque ignorarli»