Dal momento che le critiche nostrane sanno sempre un po’ di partigianeria e di campanilismo (dopotutto, siamo un Paese alquanto litigioso e che ama le zuffe mediatiche, almeno a guardare i social e la televisione), ci siamo chiesti quale sia stata la reazione della stampa internazionale all’evento WWDC 2025 di Apple dedicato agli sviluppatori.
Un evento importante perché è il precursore che detta la linea dello sviluppo e dell’innovazione di casa Apple per i prossimi mesi e, in prospettiva, dei prossimi anni. Un evento che è un indicatore di “cosa bolle in pentola”. Ecco cosa abbiamo trovato.
Un’azienda che segue e non guida
Il keynote della WWDC 2025 di Apple è stato accolto dalla stampa internazionale con un coro di perplessità e delusione raramente visto per un evento di Cupertino. Dalle redazioni americane a quelle europee, il giudizio è convergente: troppi aggiornamenti incrementali, poche vere innovazioni e un ritardo preoccupante nel settore dell’intelligenza artificiale.
L’atmosfera generale, secondo la stampa internazionale, è quella di un’azienda che insegue piuttosto che guidare l’innovazione tecnologica. Perdendo anche la lucidità di un tempo. Un piccolo episodio, secondario ma emblematico, arriva dalla Francia, dove Apple ha pubblicato per errore i comunicati stampa sulle novità prima della fine del keynote, generando confusione tra i giornalisti e rafforzando la percezione di un evento poco organizzato oltre che privo di sorprese.
Cominciamo con il mercato domestico americano, tradizionalmente più generoso con Apple, che invece non ha risparmiato critiche taglienti al gigante di Cupertino. Business Insider ha identificato tre “elefanti nella stanza” che hanno condizionato l’evento: i ritardi nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, le tensioni commerciali con la Cina legate ai dazi e i crescenti dubbi sulla visione a lungo termine dell’hardware Apple.
Dipanjan Chatterjee, un analista di Forrester, ha definito gli annunci “relativamente incrementali e contenuti“, sottolineando come l’unica eccezione sia rappresentata da un possibile restyling dell’esperienza utente. La stampa americana nota con preoccupazione che Apple ha perso il vantaggio competitivo nell’intelligenza artificiale, con Siri ancora lontana dalle aspettative e soprattutto dalle promesse del 2024.
The Verge ha cercato di catturare l’atmosfera dell’evento, descrivendola come “più tesa e meno entusiasta rispetto alle edizioni precedenti“. Il keynote è stato interpretato come un tentativo disperato di rilancio, ma le novità presentate, tra cui il nuovo design comprese quelle interessanti per l’iPad) sembrano insufficienti a distogliere l’attenzione dalle difficoltà strutturali di Apple nel settore dell’intelligenza artificiale.
L’impressione generale che viene dalla stampa americana è quella di un’azienda che ha smarrito la propria capacità di dettare i tempi dell’innovazione. La concorrenza, soprattutto Android e i produttori cinesi, ha ormai superato Apple in termini di funzioni AI e personalizzazione dell’esperienza utente.
L’Europa tra scetticismo tecnico e delusione creativa
Se Sparta piange, Atene non ride. Infatti, il fronte europeo non è stato più clemente, anzi. In Francia, MacGeneration ha raccontato l’episodio dei comunicati stampa pubblicati troppo presto, interpretandolo come un segno di disorganizzazione interna. Questo errore, dicono i colleghi francesi, ha contribuito a creare un clima di disillusione generale, con un keynote percepito come meno coinvolgente del solito e privo delle tradizionali sorprese che hanno reso famosi gli eventi Apple.
La stampa francese ha sottolineato come l’azienda si sia concentrata su aggiornamenti software piuttosto che su vere rivoluzioni tecnologiche. L’impressione diffusa è quella di un evento che ha puntato più sulla continuità che sull’innovazione dirompente. Insomma, una sorta di amministrazione dell’esistente, in un mondo che oggi come forse mai prima sta innovando ogni settimana che passa, grazie alla spinta della grande assente dal keynote di Apple, cioè l’intelligenza artificiale “vera”.
La Germania si è dimostrata ancora più severa nel giudizio. Sascha Pallenberg, uno dei più noti analisti tech tedeschi, ha definito l’evento “Il keynote della grande delusione”, criticando aspramente la mancanza di vera innovazione. VisionOS è stato liquidato come una “giocattoleria”, mentre l’intelligenza artificiale di Apple è vista come una rincorsa tardiva piuttosto che una leadership tecnologica.
La critica tedesca è stata particolarmente dura: “tanto bella la confezione, ma tanto poca la vera innovazione“, evidenziando come Apple stia ora seguendo le orme di Android e Windows invece di tracciare nuove strade. L’accusa più pesante riguarda proprio questa inversione di ruoli: l’azienda che un tempo dettava le regole del gioco ora sembra limitarsi a copiare soluzioni già viste altrove.
In Spagna, Xataka ha offerto una copertura principalmente informativa, elencando le novità di iOS, iPadOS e delle altre piattaforme senza particolare entusiasmo. Anche la stampa spagnola ha notato che Apple attraversa una fase di transizione, con la WWDC 2025 percepita più come un aggiornamento di routine che come una svolta epocale. Il Regno Unito ha fatto eco alle preoccupazioni americane, concentrandosi sul gap crescente nell’intelligenza artificiale e sulla competizione sempre più agguerrita dei produttori Android, soprattutto quelli cinesi.
Apple rimandata a settembre?
La convergenza delle opinioni internazionali disegna un quadro preoccupante per Apple. Tutti i mercati concordano su alcuni punti fondamentali: il keynote WWDC 2025 è stato percepito come poco innovativo, con molte funzioni già viste altrove e un focus eccessivo su aggiornamenti incrementali.
L’intelligenza artificiale di Apple rimane in ritardo rispetto ai concorrenti, e Siri non ha ancora raggiunto le aspettative create nel 2024. Il nuovo design e l’esperienza utente migliorata sono stati apprezzati, ma non bastano a mascherare la mancanza del tradizionale “effetto wow” che caratterizzava gli eventi Apple e che, per il grande pubblico, è in effetti il motivo per cui seguire le vicende dell’azienda.
Al di là degli esperti e degli appassionati, in generale l’epoca di Steve Jobs aveva calamitato l’attenzione del mondo perché sapeva offrire un genuino stupore generalista, dice la stampa internazionale. Adesso non più. Invece, il clima generale ora è di attesa e di richiesta verso Apple perché torni a guidare l’innovazione invece di inseguirla.
Inoltre, la stampa internazionale ha individuato nella WWDC 2025 un momento di transizione cruciale per Apple. L’azienda ha rifatto il vestito dei suoi sistemi operativi facendo passi avanti nella loro integrazione pur mantenendone le diversità, ma si trova di fronte alla necessità di dimostrare di saper reagire alle pressioni del mercato e di poter ancora dettare i tempi dell’innovazione tecnologica.
Le aspettative per i prossimi eventi sono ancora più alte: Apple deve convincere non solo gli utenti e gli sviluppatori, ma anche una stampa specializzata sempre più scettica. La sfida è complessa: riconquistare la leadership in un settore, quello dell’intelligenza artificiale, dove altri attori hanno preso il sopravvento e dove la competizione è feroce.
In conclusione, la WWDC 2025 verrà ricordata come un evento “ben confezionato ma privo di rivoluzioni”, secondo il giudizio unanime della stampa internazionale.
L’invito globale rivolto ad Apple è chiaro: ritrovare lo spirito pionieristico che l’ha resa leader del settore. Quella polverina magica fatta della materia dei sogni che faceva volare Peter Pan e gli altri spettatori-bambini. Solo così l’azienda di Cupertino potrà sperare di riconquistare quella posizione di guida anche spirituale dell’innovazione tecnologica che sembra aver temporaneamente smarrito.
Tutte le novità presentate da Apple alla WWDC 2025 sono riassunte in questo articolo di macitynet.






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