Presto tutto il mondo potrà conoscere uno dei segreti meglio custoditi di Apple e di tutto il settore della tecnologia: i dettagli sul business iPhone, inclusi il dettaglio sulle vendite, i costi, i ricavi generati e soprattutto il margine di profitto per smartphone. Nessuna svolta epocale nei piani alti di Cupertino: la pubblicazione dei dati è stata richiesta con una ordinanza del tribunale di San José, più precisamente da Lucy Koh, lo stesso giudice che questa estate ha emesso la sentenza che condanna Samsung a risarcire ad Apple 1 miliardo di dollari.
In pratica sembra che gli avvocati di Cupertino non siano riusciti a convincere il giudice circa l’importanza strategica dei dati economici del business iPhone ma soprattutto il giudice ha ordinato la pubblicazione dei dati soprattutto in base al grande interesse mediatico e di pubblico che il processo Apple contro Samsung ha suscitato, opinione pubblica e spettatori che devono poter ora conoscere le cifre del mercato in questione.
“Apple non ha dimostrato che la disponibilità pubblica dei dati specifici su volumi di vendita, reddito, profitto, margine di profitto e costi rappresenterebbe in realtà un vantaggio per i propri concorrenti” ha dichiarato il giudice precisando poi in conclusione il grande interesse suscitato dal processo Apple contro Samsung di questa estate. “Come dimostra la pletora di mezzi di comunicazione e in generale lo scrutinio pubblico del procedimento di ingiunzione preliminare e del processo, il pubblico ha un interesse significativo in questa documentazione processuale, e quindi la forte presunzione di accesso del pubblico si applica”.
L’ordinanza circa la pubblicazione dei dati top secret della Mela arriva anche in seguito alle richieste aggiuntive avanzate dai legali di Apple: oltre al miliardo di dollari in risarcimento e rimborsi, Cupertino ha richiesto il blocco della commercializzazione di 26 dispositivi Samsung e ulteriori 535 milioni di dollari. Per decidere sull’inasprimento della condanna a Samsung non solo giudice e giuria ma anche tutta l’opinione pubblica devono poter conoscere le cifre in gioco.
Naturalmente Apple ha già presentato ricorso presso la Corte di Appello USA: se il giudizio sarà ribaltato in ultima istanza Apple potrà mantenere il segreto sui propri dati gelosamente custoditi, in caso contrario le consistenti richieste aggiuntive esposte nei confronti di Samsung costeranno a Cupertino un’esposizione pubblica senza precedenti.
