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Apple stupisce creando 100.000 posti di lavoro in India

Apple ha divorziato con la Cina e adesso sposa l’India: secondo quanto riporta il sito tecnologico indiano Inc42, la società di Cupertino avrebbe rapidamente esteso il suo dominio negli ultimi anni, col risultato che in soli 19 mesi avrebbe creato 100.000 nuovi posti di lavoro operaio nel settore dell’elettronica e ne sarebbero in arrivo degli altri.

Tutto è cominciato nell’agosto del 2021, quando fu lanciato il progetto indiano denominato Production Linked Incentive (PLI): da lì in poco più di un anno e mezzo sono cominciati a spuntare nuovi posti di lavoro come funghi grazie soprattutto agli sforzi dei fornitori a contratto di Apple, cui fanno principalmente parte Foxconn (35.500 nuovi posti), Pegatron (14.000) e Wistron (12.800); Apple poi ne avrebbe aggiunti all’incirca 40.000, mentre l’indiana Salcomp ha aggiunto 11.000 nuovi posti di lavoro nello stesso periodo e prevede di raddoppiare la cifra entro il 2026.

 

La Grande Fuga

Questo andamento non sembra accennare minimamente ad un rallentamento, tanto più che secondo Bloomberg ci sarebbe in atto una vera e propria fuga dalla Cina, e l’India sarebbe una delle mete più ambite dai fornitori di Apple che si stanno allontanando dalla regione asiatica.

Se infatti inizialmente si prevedeva che per portare a termine il divorzio tra Apple e Cina ci sarebbero voluti circa 20 anni, oggi si ritiene che ciò possa avvenire molto più rapidamente proprio perché le richieste di trasferimento procederebbero a ritmo mensile a causa – dice uno dei partner più importanti di Apple – dell’escalation delle tensioni tra Pechino e Washington.

Uno dei tanti fornitori che starebbe esplorando nuove aree in cui spostare la produzione è GoerTek Inc., che attualmente costruisce la maggior parte dei gadget del mondo – dagli iPhone agli AirPods fino alle PlayStation. In un’intervista il vicepresidente Kazuyoshi Yoshinaga ha riferito che la società avrebbe già investito i suoi primi 280 milioni di dollari in un nuovo stabilimento in Vietnam e starebbe seriamente considerando un’espansione in India, soprattutto per via delle pressioni esercitate principalmente da Apple e dalle altre aziende tecnologiche statunitensi.

Apple, tra Cina e India

Nel frattempo l’US Army War College ha pronte le contromisure in caso di invasione cinese di Taiwan: secondo FBI e MI5 questo sarebbe lo scenario più catastrofico per Apple. Lo sapevate? Apple esporta iPhone dall’India per un miliardo di dollari: quest’anno nel paese dovrebbero arrivare gli Apple Store.

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