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Benvenuti negli hotel dove la tecnologia green si vede dalle piccole cose

Chi, negli ultimi mesi, è andato in albergo all’estero (ma con tutta probabilità vale anche per alcuni hotel italiani) ha ricevuto un tipo differente di chiave Nfc. È successo anche a noi di Macitynete pernottando alcuni hotel in Europa e in Medio Oriente per lavoro: anziché ricevere una tradizionale key card in plastica, ne abbiamo ricevuto una molto gradevole in legno. Cosa succede? Vediamo dal principio uno dei tanti cambiamenti che la migliore attenzione all’ambiente sta producendo.

Cos’è una key card

Da tempo, almeno trent’anni, gli hotel soprattutto nelle grandi catene internazionali hanno sostituito le tradizionali chiavi (e relative serrature) con delle chiavi a tessera che in passato andavano inserite in una feritoia della serratura elettronica (funzionamento con striscia magnetica) ma che oggi sono sempre più spesso dotate di un chip Nfc-Rfid programmato al momento del check-in per aprire una determinata stanza per un certo lasso di tempo.

Unico problema, mentre il chip Nfc è invisibile e minuscolo (parliamo di un componente elettronico che opera in maniera passiva in radiofrequenza delle dimensioni di qualche millimetro quadrato), la chiave è una tessera delle dimensioni di una carta di credito, fatta in plastica.

Certo, la plastica può essere riciclata, ma il numero di chiavi in plastica è semplicemente incredibile: secondo un rapporto di Statista, nel 2022 il numero di tessere di plastica utilizzate dagli hotel come chiavi magnetiche era di circa 3 miliardi.

La stima sul numero di tessere di plastica che gli hotel del mondo usano come chiavi magnetiche per le stanze è basata su un calcolo per difetto fatto indicando quanti sono gli hotel e quante le stanze, ma in realtà il numero potrebbe essere molto più grande perché spesso negli hotel le chiavi si rompono, cioè si smagnetizzano definitivamente o il chip Nfc si “brucia”, oppure vengono portate via dai clienti.

Le card hanno un costo minimo (venti centesimi quelle magnetiche, 40 quelle con Nfc), quindi non vengono conteggiate nella fattura finale per il cliente, ma bisogna capire che per ogni carta portata via (oltretutto spesso generiche tessere bianche o di un colore neutro senza loghi o altro che le renda “collezionabili”) le catene di hotel mettono pressione alla filiera da cui si approvvigionano, facendo aumentare il numero di carte prodotte ogni anno.

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Arrivano le chiavi di legno

La sorpresa è che sempre più hotel stanno utilizzando chiavi diverse, fatte in legno. Parliamo di grandi alcuni hotel di catene come Peninsula Hotels, Ritz-Carlton, Four Seasons, Mandarin Oriental, St. Regis Resort, Oberoi. Noi lo abbiamo trovato in un Novotel di Dubai e in un Mercure di Budapest.

Infatti, con il crescere della consapevolezza ambientale, le aziende in generale cercano modi per ridurre l’impronta di carbonio e operare in modo sostenibile. Un’area in cui le aziende del comparto alberghiero possono avere un impatto significativo è il ripensamento del loro approccio alle key card, come vengono chiamate nel settore dell’hotellerie.

Benvenuti negli hotel dove il green si vede dalle piccole cose

La risposta ecologica e non solo

Le key card sono essenziali nel comparto dell’ospitalità, in quanto consentono agli ospiti di accedere alle camere e ai servizi. Tuttavia, le tradizionali chiavi elettroniche in plastica hanno un impatto negativo sull’ambiente. Sono realizzate con materiali non biodegradabili, impiegano centinaia di anni per decomporsi e spesso finiscono nelle discariche o negli oceani.

La risposta sempre più spesso è la chiave ecologica in legno. Realizzate con legno proveniente da fonti sostenibili, queste tessere offrono un’alternativa più ecologica e più attraente alle tradizionali tessere di plastica. Non solo hanno un aspetto migliore, ma sono anche migliori per il pianeta.

I vantaggi dell’utilizzo di chiavi in legno ecologiche sono molteplici. Innanzitutto, sono ovviamente sostenibili. Le chiavi in legno sono prodotte da una risorsa rinnovabile e sono biodegradabili. Possono essere riciclate, compostate o persino utilizzate come combustibile. Inoltre, e non è un fattore secondario, sono esteticamente piacevoli. Sono una novità e sono uniche e accattivanti e aggiungono un tocco di eleganza e calore al marchio di un hotel.

Fenomenologia della wood card

Per quanto riguarda gli aspetti più pratici, anche qui ci sono dei vantaggi. Le chiavi in legno sono durevoli: sono infatti robuste e durature, quindi possono essere utilizzate regolarmente senza mostrare segni di usura. Ovviamente sono personalizzabili, cioè possono essere personalizzate con il logo dell’hotel, il nome dell’ospite, il numero della camera e altre informazioni, creando un’esperienza memorabile e personalizzata.

Infine, anche dal punto di vista del marketing sociale, le chiavi in legno promuovono la sostenibilità. Utilizzando le chiavi in legno ecologiche, gli hotel possono dimostrare il loro impegno per la sostenibilità e ispirare gli ospiti ad adottare pratiche più rispettose dell’ambiente.

Poiché la domanda di opzioni sostenibili ed ecologiche continua a crescere, le chiavi in legno per hotel stanno diventando una scelta popolare tra gli alberghi e sono disponibili sia nelle due principali tecnologie con bande magnetiche (Hico e Loco), nonché con l’intera gamma di tecnologie chip Nfc e Rfid compatibili con tutti i principali sistemi di chiusura e controllo degli accessi degli hotel, con una garanzia di prestazioni del 100 per cento.

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Chiavi RFID. Foto: NFCWORK.

La personalizzazione

Tra gli altri benefici, oltre all’effetto novità, come dicevamo c’è anche quello della possibilità di personalizzare non solo la stampa ma anche la forma della chiave. A foglia di legno o con altre forme. Ma la vera differenza la fanno i materiali.

Sono disponibili infatti diverse opzioni sul mercato, dal bambù, il materiale più resistente ed ecologicamente sostenibile, alla betulla, un legno ultrapiatto, oltre a un’ampia gamma di altri legni, tra cui noce, acero, ciliegio, faggio e sughero. Ogni materiale ha le sue caratteristiche distintive e garantisce un aspetto artigianale unico alle chiavi elettroniche.

In conclusione

È sicuro che l’uso di chiavi di legno da parte degli hotel porti una riduzione del numero di tessere di plastica in uso. Tuttavia, è probabile che questo processo sia graduale, e che le tessere di plastica continueranno ad essere utilizzate per molti anni a venire. Una buona notizia però deriva dal fatto che le tecnologie usate, cioè il minuscolo chip Nfc contenuto nelle tessere, è sempre il medesimo. Quindi, dal punto di vista dell’hotel cambiare tipologia di carta è molto semplice e non ha costi ulteriori se non quelli della fornitura in legno anziché di quella in plastica.

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