L’International Trade Commission ha ritenuto nulle le pretese della società X2Y Attenuators la quale affermava che Intel aveva rubato tecnologie di sua proprietà utilizzandole nei chip venduti a vari produttori. Il giudice David Shaw ha stabilito che non solo Intel non ha infranto nessuno dei tre brevetti contestati ma anche deliberato che due dei brevetti in questione sono nulli. Nel procedimento legale erano state nominate anche HP e Apple, poiché tutte e due utilizzano chip prodotti da Intel. Ovviamente sia HP, sia Apple sono state ritenute estranee. La società X2Y non produce hardware ma progetta sistemi per migliorare l’efficienza energetica dei chip, licenziando alcuni brevetti a società come ad esempio Samsung e pertanto la commissione esaminatrice al completo dei sei giudici potrebbe ancora emettere una sentenza favorevole. X2Y afefrma a questo proposito di essere “fiduciosa”, ritiene che la Commissione per il Commercio “proteggerà l’innovazione indipendentemente dalle dimensioni dell’innovatore” e si dice pronta a continuare “vigorosamente a combattere in opposizione alle violazioni sui diritti delle specifiche proprietà intellettuali”. X2Y si dice anche pronta a concedere secondo termini FRAND i brevetti a Intel.
Vari legislatori USA si sono interessati al caso, poiché i chip Intel sono prodotti negli Stati Uniti (l’assemblaggio finale è portato a termine in varie altre nazioni) e la sconfitta in questa causa avrebbe significato fermi di produzione e la perdita di molto posti di lavoro. Il panel di giudici al completo ha facoltà di bloccare le vendite di prodotti nei quali sono utilizzati brevetti senza autorizzazione, anche se tale possibilità appare ora remota. X2Y, come già detto, è pronta però a chiedere un riesame completo e si è detta non d’accordo con le conclusioni preliminari del giudice.
Apple e HP dal canto loro sono indenni da qualsiasi rischio, essendo utilizzatori finali dei chip prodotti da Intel. Quest’ultima ha sin dall’inizio affermato di utilizzare tecnologie originali e di non avere in alcun modo usato tecnologie brevettate da X2Y.
[A cura di Mauro Notarianni]
