Secondo la ricerca condotta dall’autorevole Pew Internet and American Life Project, la readership dei blog negli Stati Uniti è cresciuta del 58% in un anno. Anche se quasi il 60% degli americani che usano il web non ne ha mai sentito parlare e tantomeno letto qualcuno, il numero è di tutto rilievo, perché il fenomeno sta acquistando sfaccettature sempre nuove.
Da un lato, infatti, uno dei maggiori stimoli alla crescita della lettura dei blog è stata la campagna elettorale che ha portato alla rielezione di Bush alcune settimane fa. Inoltre, molte aziende hanno cominciato ad utilizzare i blog come strumento di comunicazione e gestione della conoscenza a vari livelli.
Oltre agli impiegati e agli scopi comunicativi interni, alcune aziende usano il blog ai massimi livelli come strumento di comunicazione esterna e politica: è il caso di Sun Microsystem, che utilizza proprio il blog del suo amministratore delegato per lanciare offensive mediatiche e commerciali nel mondo, oppure di Google che rilascia informazioni sulle future strategie di sviluppo attraverso il proprio blog “aziendale”. Google è anche la proprietaria di Pyra Labs, cioè Blogger (Blogspot), uno dei maggiori fornitori di spazi e tools per l’amministrazione di weblog al mondo.
Se è il 7% degli americani adulti, 120 milioni di persone, che ha creato un blog, è anche vero che almeno il 12% della popolazione ha commentato o inviato materiale ai blog esistenti. Almeno 1 ogni dieci americani leggono blog di commento politico, con una netta predominanza degli elettori o simpatizzanti democratici.
Sono circa otto milioni le persone che negli Stati Uniti hanno creato dei blog, mentre il 38% degli americani online sostiene di conosce e aver letto più volte dei blog. Il 5% dei lettori dei diari online utilizza degli aggregatori Rss per leggere in rapidità blog e siti di informazione.