Il problema della monocultura, in informatica, è stato spiegato tempo addietro dal più importante esperto di sicurezza dei computer, Bruce Schneier: “Se tutti gli organismi viventi che appartengono a una specie fossero uguali, il primo virus mortale farebbe estinguere quella specie. Per questo siamo tutti leggermente diversi uno dall’altro. E dovrebbe essere così anche per i computer”. La storia, grazie a Microsoft, sappiamo che è diversa, ma non tutto è perduto.
Oltre a Windows, ben sappiamo che esiste anche MacOsX (e versioni precedenti, che girano oltretutto su di una architettura differente), e certamente Linux e i vari generi di Unix-Bsd. Ma non ci sono solo quei sistemi operativi. E non parliamo di sistemi “estinti”, come ad esempio BeOs oppure OpenStep di NeXT. Ce ne sono anche altri, alcuni Open Source altri closed source, che si arrabattano per sopravvivere. Per farcela, per rendere l’ecosistema sufficientemente variegato e biodiverso, devono però trovare un habitat, una nicchia dove poter prosperare. Cioè, avere i programmi per funzionare.
Nel caso del piccolo SkyOS, il momento è importante. Sviluppato a partire dal 1996 come progetto personale di Robert Szeleney, nei prossimi mesi dovrebbe produrre un LiveCD (cioè un Cd dal quale sia possibile avviare senza toccare l’hard disk della macchina) e adesso coglie un successo strategico: il rilascio di Firefox e di Thunderbird nella versione 1.0 stabile.
Aumentano in questo modo le possibilità di sopravvivere e magari di prosperare di questo sistema, lodato dai suoi estimatori, che da anni combatte una battaglia per ottenere da nVidia e Ati dei driver per le schede moderne GeForce e Radeon, in modo tale da poter raggiungere quel livello di funzionalità che già la massa di driver hardware generici gli consentono in termini di compatibilità .
SkyOS è un sistema Posix Complaint, e quindi in grado di far funzionare una serie di applicazioni studiate per gli ambienti Unix-Gnu. Sono stati già portati il compilatore Gcc (lo stesso che utilizza anche MacOsX), AbiWord, Gaim, VideoLAN, Quake e vari altri software. Vi è da tempo una polemica circa la possibilità – che gli sviluppatori hanno sempre negato – che il codice di SkyOS (closed source, cioè proprietario) contenga al suo interno anche parti di codice Gpl “preso” senza averne il diritto.