Si è concluso ieri il processo che ha portato di fronte ad una corte i massimi dirigenti di HP e Compaq con il tentativo di bloccare il processo di fusione votato recentemente dai loro azionisti.
Il procedimento era stato intentato, come noto, da Walter Hewlett fondandosi su alcune presunte illegali pressioni che il management di HP avrebbe applicato su clienti di rilievo della società , nella speranza di convincerli a votare per la fusione stessa.
Tra questi Deutsche Bank il cui assenso sarebbe stato in definitiva decisivo per approvare l’operazione che ha dato vita al colosso dell’informatica.
Nel corso del processo sono emersi dettagli controversi tra cui memo di Michael Capellas, CEO di Compaq, in cui il dirigente della società Texana appariva sfiduciato sul buon esito economico dell’operazione.
Sono stati portati di fronte alla corte anche prove in cui la CEO di HP Fiorina, affermando che bisognasse fare qualche cosa di speciale per convincere Deutsche Bank, pareva lasciar intendere di essere disposta a tutto pur di vincere la partita.
Il giudice, che attende le conclusioni finali scritte da parte di HP e della controparte, ha promesso una sentenza rapida.