I problemi di qualità nella produzione dei processori PPC 970FX non sono ancora terminati ed Apple potrebbe continuare a pagare in termini di disponibilità dei suoi prodotti basati su di essi. A lanciare segnali preoccupanti sono, questa volta, UBS e Prudential Equity Group che in una nota rilasciata quasi in contemporanea.
Secondo le due società di analisi finanziarie le speranze di Cupertino che pensava di uscire nel corso del mese di agosto dalla difficile situazione in cui è stata posta dalla scarsa resa delle linee di assemblaggio dei processori, sono state mal riposte. ‘La disponibilità di processori da 1.8 e 2.0 GHz ‘ scrive Prudential ‘ potrebbe essere peggiore del previsto. Dopo una serie di controlli eseguiti presso Apple crediamo che IBM sia in difficoltà nel mantenere le previsioni di consegna fissate per il mese di agosto’.
Secondo UBS IBM starebbe dedicando ‘maggiori risorse per risolvere i problemi che affliggono Apple, ottenendo anche alcuni successi, ma continua a fronteggiare una situazione in cui la resa delle linee non è pari alle attese’. Tutto ciò avrà una ricaduta sia sul numero di PowerMac disponibili nel corso del quarto fiscale che sui nuovi iMac in corso di rilascio, anch’essi dotati di G5.
Nonostante il quadro non appaia positivo per i clienti in attesa delle macchine, l’impatto sul bilancio del trimestre non dovrebbe essere rilevante. Secondo UBS ‘Apple potrebbe presentare un significativo incremento di profitti nell’ultimo quarto del 2004, grazie al ciclo dei prodotti (iPod e iMac) che sarà in grado di isolarla dal quadro macroeconomico’. Anche Prudential Equity Group crede che l’impatto sul bilancio sarà ‘modesto’, ma in ogni caso avverte gli investitori che la sua quantificazione non è facile e di conseguenza è necessaria cautela perché c’è un potenziale rischio di ricadute sul prezzo del listino di AAPL. Il prezzo attuale delle azioni di Cupertino, infatti, secondo Prudential è ad un livello tale che richiede la perfezione e potrebbe quindi essere intaccato da notizie sgradite.