La decisione di Apple di non partecipare al Macworld Expo di Boston non cambia nulla nei piani di IDG. ‘Che cosa significa per noi l’annuncio che non verranno a Boston? Significa che avevamo 251 espositori a New York ‘ ha detto ieri Charlie Greco, CEO della società che produce l’Expo ‘ e ne avremo 250 a Boston’.
Nessun passo indietro, quindi, nessuna revisione dei piani faticosamente concordati con la municipalità di Boston, niente ‘Scusate ci eravamo sbagliati’. Le facilitazioni ottenute dai vari uffici della metropoli del Massachusetts sono ritenute fondamentali per garantire un miglior svolgimento dell’evento e anche se Apple non ci sarà , la scelta di portare il Macworld estivo via da Manhattan è irreversibile.
‘Ovviamente ‘ ha detto ieri Charlie Greco nel corso della conferenza stampa che si è tenuta proprio a Boston per presentare la nuova sede ‘ ci terremmo moltissimo che Apple partecipasse ai nostri eventi, così come ha fatto per i precedenti 18 anni. Ma se per ragioni che non conosciamo decidessero di ritirarsi andremmo avanti lo stesso. I vantaggi che ci offre Boston sono enormi rispetto a quello che poteva offrire New York’
IDG ha confermato ieri che Apple era stata costantemente informata delle trattative in corso per spostare l’evento da New York a Boston e che quindi la decisione annunciata ieri di non seguire il Macworld è giunta come un fulmine a ciel sereno. ‘Possiamo solo fare delle speculazioni sul perché si siano pronunciati contro la nostra scelta e noi preferiamo non speculare – ha detto ancora Charlie Greco ‘ posso solo dire che il resto della comunità si è dimostrata estremamente favorevole allo spostamento a Boston’
IDG ha anche confermato che dopo l’inattesa dichiarazione ha intrapreso un dialogo con Cupertino per risolvere il nodo che, nonostante i proclami di IDG, non appare sicuramente irrilevante. Senza Apple e senza uno stand che presenti novità , piccole e grandi, uscite direttamente dalla società che dà anche il suo nome alla rassegna, l’impatto sui visitatori e sugli espositori sarebbe sicuramente meno importante. ‘Stiamo parlando ‘ ha detto Greco ‘ ma non possiamo dire di avere trovato un accordo. Ci troveremo la prossima settimana per continuare a discutere. In ogni caso noi andiamo avanti come programmato’
IDG, la municipalità di Boston e l’ufficio congressi della città hanno chiarito che l’accordo per il trasferimento ha validità triennale e un’opzione per altri due anni. Visitatori ed espositori avranno a disposizione sconti per gli alberghi e convenzioni con ristoranti e locali di vario tipo e trasporti speciali con bus navetta; gli espositori avranno tariffe scontate su vari servizi e la Boston Library metterà a disposizione il suo cortile per eventi speciali del Macworld.
La rassegna si terrà presso il nuovo ed ultramoderno centro congressi della città che è ancora in costruzione e che verrà inaugurato proprio in occasione del Macworld che si terrà nel luglio del 2004.
Ricordiamo che il Macworld estivo nacque proprio a Boston. Con il ritorno di Jobs alla guida di Apple si trasferì a New York, considerata città più cosmopolita e, per il fatto di essere la capitale mondiale dell’editoria, della pubblicità e del design, più adatta a fare da vetrina e da palcoscenico per i prodotti di Apple. IDG non ha però mai smesso di pensare ad un ritorno a Boston nel momento in cui la città del Massachusetts potesse offrire gli spazi adeguati, una richiesta appoggiata da molti espositori, giornalisti ed espositori, che ritengono i costi di New York e la sua caoticità inadeguati alla rassegna.