La giornata a Wall Street è andata in archivio con un progresso per AAPL. Al termine delle contrattazioni il titolo ha guadagnato lo 0,82%, un risultato positivo, dunque, per la prima seduta dopo lo split azionario.
All’apertura delle contrattazioni, infatti, come annunciato alcuni giorni fa, le quotazioni di Cupertino sono state dimezzate nel loro valore passando da 88,99$, quotazione di venerdì, a 44,50. Contestualmente a tutti gli azionisti in possesso di un titolo è stata assegnata un’azione per ciascuna posseduta.
L’operazione è piuttosto consueta nell’ambito finanziario e viene praticata nel momento in cui le azioni raggiungono un valore giudicato troppo alto per essere facilmente commerciabili. Dimezzando il valore per ciascun titolo ma raddoppiando il numero delle azioni si abbassa, di fatto, il prezzo d’ingresso senza incidere in alcun modo sul patrimonio di chi è già in possesso di un’azione. Microsoft, ad esempio, in passato ha praticato molte volte il due per uno. In altri casi si attua il procedimento inverso, raggruppando due azioni in una sola per aumentare il valore nominale del titolo. Fu il caso di PalmOne che, quando ancora si chiamava Palm e incorporava la divisione software, attuò questa operazione per impedire che i corsi scendessero sotto quota un dollaro.
Apple aveva dato il via ad uno split azionario il 21 giugno del 2000. Anche il titolo AAPL veleggiava intorno a quota 100 dollari, 12 in più di ieri. La decisione del ‘due per uno’ venne presa quando però le azioni erano collocate intorno a quota 150$, circa il 50% in più di quanto non valessero ad inizio febbraio, quando è stato deciso il nuovo split. Allora però Apple si muoveva in un clima sostanzialmente diverso, preda dell’euforia sui tecnologici e con il NASDAQ che veleggiava allo stratosferica quota di 5000 punti. In quel contesto, con startup che debuttavano con il 150% di incremento sul valore dell’offerta iniziale e investitori piccoli e grandi che si buttavano a pesce su qualunque cosa che avesse anche un lontano sentore di tecnologia, era facile collocare azioni a prezzi molto alti. Non altrettanto si può dire oggi dove il contesto è molto più prudente.
Per effetto del nuovo valore il record da superare sulle 52 settimane (che poi è anche il record storico di Apple) è ora di 45,44$. Il minimo, sempre dell’ultimo anno, è di 11,80$, una cifra che rende più intuitivo il progresso compiuto in un solo anno dai titoli di Cupertino il cui valore è quadruplicato in un lasso di tempo molto breve.
Da notare anche che AAPL toccò quota 45$ lo scorso 18 ottobre. Come dire che il valore del titolo è raddoppiato in poco più di quattro mesi.
