“Pevalentemente – si legge in un articolo di ZDNet – i responsabili di Apple hanno cercato di fugare i dubbi degli sviluppatori sulla necessità di lunghe riscritture del codice”. Apple ha infatti dimostrato come per l 95% dei prodotti è già compatibile con Carbon e che per l’ottimizzazione nella stragrande maggioranza dei casi non è necessaria più di una settimana di lavoro. In più applicazioni ottimizzate per MacOs X gireranno anche su MacOs 8 e 9 grazie alle CarbonLib.
Gli sviluppatori hanno poi saputo che i network sockets, una delle caratteristiche di Unix, saranno presenti in MacOs X ma che non ci sarà , invece, la possibilità di accedere alla stringa di comando. Ci saranno ancora i Game Sprockets ma sparirà la striscia di controllo che “semplicemente non è coerente con l’esperienza utente di MacOs X”, hanno detto i responsabili di Apple. Per quanto riguarda le estensioni, come si sapeva, quelle che provocano modifiche al sistema operativo non potranno più essere presenti. Per le altre è da vedere caso per caso. Apple sollecita al proposito gli sviluppatori a contattare la società esponendo le loro esigenze per verificare la possibilità di vederle soddisfatte direttamente a livello di sistema operativo.
Nel corso della sessione si è poi appreso che la compatibilità con i vecchi sistemi è ancora allo studio ma che probabilmente, come già si sapeva, quella per le macchine pre-G3 è improbabile.
Infine, pur rifiutando di dare indicazioni precise su altre domande (molti dei quesiti avranno soddisfazione nel corso delle sessioni della conferenza degli sviluppatori Apple che si terrà tra due mesi a San José) i relatori hanno incoraggiato i presenti a considerare la produzione di applicazioni che sfruttano CPU multiprocessore. “Il supporto è incluso in MacOs 9 e MacOs X”, hanno precisato senza dare ulteriori dettagli, ma con un’allusione molto evidente a future CPU con più di un chip.
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