Continuano i problemi per il mercato dei PDA. Secondo una indagine di IDC, infatti, il secondo quarto fiscale dell’anno si è risolto in un altro passo indietro rispetto a quello precedente. I dati rivelano infatti che il numero dei dispositivi da tasca è sceso del 10,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente toccando i 2,27 milioni di unità . Il calo si somma ad un altro, ancora più sensibile, nel precedente trimestre quando la diminuzione era stata addirittura del 21%.
Il calo è da attribuire, secondo IDC, alla mancanza di innovazione che limita l’appeal dei palmari ad una nicchia ben delimitata di utenti. ‘L’organizzazione di informazioni personali ‘ dice l’analista Ross Sealfon ‘ è importante per 30 milioni di utenti, ma i PDA mancano di una killer application che sia in grado di espandere il campo d’attrattiva e differenziarli da tecnologie che hanno come target lo stesso segmento di mercato’.
Venendo ai numeri, al primo posto si trova ancora Palm con il 39,9%, al secondo posto si trova HP con il 16,8, Sony è al terzo posto con l’11,3%. Al quarto posto si trova la new entry Dell con il 6,4% e al terzo Toshiba con il 3,3%.
Secondo IDC Palm è stata premiata dall’introduzione dello Zire 71, attualmente il più venduto PDA, mentre HP ha colto nel segno con l’introduzione della nuova gamma che nel corso del mese di giugno ha consentito un incremento delle vendite. Sony ha subito le vendite non entusiasmanti dei modelli presentati a marzo mentre Handspring è di fatto ormai fuori dal mercato dei PDA, dopo avere rivolto tutta la sua attenzione a quella dei cellulari intelligenti.