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Secondo Morgan Stanley 500milioni di account iTunes sono il potenziale di crescita di Apple

Esiste una differenza sostanziale tra Apple e le altre società ICT che dominano la scena globale: la base di utenti iTunes che conta a oggi 500 milioni di account, la maggior parte dei quali con carta di credito registrata. Secondi solo alla base di 1miliardo di utenti di Facebook, gli account iTunes di Apple sono quelli che generano più ricavi in assoluto superando Amazon, eBay, Paypal e tutti gli altri ancora. E’ per tutte queste ragioni che Morgan Stanley considera la base di utenti di Apple un potenziale enorme di crescita che la multinazionale della Mela potrebbe utilizzare in modi diversi per creare nuovi consistenti flussi di ricavi.

L’analisi della base utenti di iTunes è stata realizzata da Katy Huberty analista di Morgan Stanley che da tempo segue il mondo Apple: il ricavo medio generato da un utente Apple è di 329 dollari, superiore ai 305 dollari di Amazon e a grande distanza dai 125 dollari e 123 dollari generati rispettivamente da eBay e Netflix. In calce in questo articolo riportiamo due grafici pubblicati da Appleinsider. Mentre Facebook domina con 1 milliardo di account registrati ma una media di ricavi per accont di solamente 5 dollari, Apple domina tutti gli altri colossi IT con 500 milioni di utenti che si prevede diventeranno 600 milioni entro la fine di quest’anno. Cupertino potrebbe anche in tempi relativamente brevi sfruttare questo patrimonio per creare un servizio di pagamenti elettronico mobile, un servizio di musica in streaming infine anche per lanciare un servizio pubblicitario più evoluto e remunerativo, anche per gli sviluppatori.

Il sistema di pagamenti elettronico e contactless di Apple è stato anticipato da circa un anno, da quando Cupertino acquisì AutenTech, società specializzata in chip, sensori e tecnologie per il riconoscimento delle impronte. Cupertino potrebbe collegare la carta di credito degli account degli utenti con le funzioni di pagamento nei prossimi iPhone: da mesi si prevede che in iPhone 5S oppure in iPhone 6 potrebbe essere integrato un sensore per le impronte proprio nel tasto Home, rendendo così possibile l’autenticazione sicura dell’utente per accessi e account in Rete e potenzialmente anche per i pagamenti elettronici.

Anche del servizio musicale in streaming di Apple si parla da anni: la cosiddetta iRadio potrebbe essere presentata durante la WWDC che inizia la settimana prossima a San Francisco. Nelle scorse ore è circolata la voce che Apple abbia già siglato l’accordo con Warner Music e che stia spingendo sulle trattative con le altre etichette per annunciare il servizio alla conferenza mondiale degli sviluppatori. Secondo Morgan Stanley con iRadio Apple potrebbe generare ricavi compresi tra 883 milioni di dollari l’anno e fino a 1,1miliardi di dollari a seconda del numero degli utenti che utilizzerà il servizio.

L’ad exchange è l’ultimo servizio che Apple potrebbe lanciare per sfruttare la sua base utenti: anche in questo caso nell’ultima settimana circolano voci che sostengono questa ipotesi. Sfruttando la notevole mole di informazioni in suo possesso, rilevate grazie all’impiego delle app e alle funzioni di iPhone e iPad, Apple potrebbe proporre profili molto più accurati per la propria base utenti, un database prezioso che permetterebbe di vendere a prezzi più elevati gli spazi pubblicitari all’interno dell’ecosistema della Mela, con vantaggi diretti anche per gli sviluppatori che integrano la pubblicità nelle proprie app.

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