Nokia resta in minoranza all’interno di Symbian. La società inglese che gestisce lo sviluppo del sistema operativo alla base di molti telefoni cellulari intelligenti e frutto dell’unione di diverse realtà del mondo dell’IT, ha infatti reso noto ieri che tutti i soci, tranne Samsung, hanno esercitato la prelazione sulle quote cedute da Psion e che, dunque, Nokia non ha scalato come in molti temevano la società , finendo per prendere di fatto il controllo e mettendone a rischio l’indipendenza.
Il costruttore di telefoni finlandese passa dal 32,2% al 47,9%; Sony Ericsson dall’1,5 al 13,1%, Panasonic dal 7.9 al 10,5%, Siemens dal 4,8 all’8,4%. Scende leggermente il peso di Ericsson che passa dal 17,5 al 15,6%, una quota che però ora le consente di essere il secondo maggior azionista di Psion. Samsung scende dal 5,0 al 4,5%. Psion aveva il 31,1% delle azioni e ora non ne possiede più nessuna.
Sempre nel contesto del comunicato rilasciato ieri Symbian ha fatto anche sapere che i soci hanno deciso di versare 50 milioni di sterline per spingere lo sviluppo del sistema operativo e accelerarne l’adozione. In questa ottica dal prossimo autunno il numero di dipendenti passerà da 900 a 1200.
Attualmente i telefoni che usano Symbian o una sua variante sono 34, con 10 differenti marchi.