Il Wall Street Journal ha avuto modo di parlare nelle passate settimane con il CEO di Apple, Tim Cook, del Vision Pro ma anche di innovazione in generale e di Apple Intelligence.
Incalzato da Ben Cohen, Cook ha ammesso che Vision Pro non è un prodotto destinato al largo consumo per via del prezzo elevato.
“A 3500$ non è un prodotto commerciale di massa”, ha riferito Cook. “Al momento, è un prodotto per gli early adopter. Persone che vogliono disporre oggi della tecnologia di domani, quelle alle quali è destinato. Per fortuna ci sono abbastanza persone in questo campo ed è entusiasmante”.
Secondo il redattore del Wall Street Journal l’approccio di Apple è “Non il primo, ma il migliore”. “Non abbiamo assolutamente problemi a non essere stati i primi”, ha riferito ancora Cook. “Come è ovvio, ci vuole un po’ per ottenere qualcosa di grandioso. Un sacco di iterazioni. Bisogna preoccuparsi di ogni minimo dettaglio. A volte, serve un po’ più di tempo per riuscirci. Preferiamo uscire con questa tipologia di prodotto, e questo tipo di contributo rispetto ad altri che corrono per tirar fuori qualcosa prima degli altri”. “Se riusciamo a fare entrambe le cose, è fantastico; ma se ne riusciamo a fare una, non vi sono dubbi sul da farsi. Se parlate con 100 persone, 100 di loro vi diranno: si tratta di essere i migliori”.
Per quanto concerne Apple Intelligence, secondo Cook renderà l’esperienza d’uso dei dispositivi Apple “profondamente diversa”. Il CEO della Casa di Cupertino pensa che un giorno guarderemo indietro e l’AI sarà vista come una di quelle cose che ci hanno proiettato “su una diversa curva tecnologica”.
Cook afferma di usare alcune funzionalità di Apple Intelligence in modo intensivo, ad esempio per ottenere un sommario della posta in arrivo, qualcosa che a quanto pare ha già cambiato positivamente le sue abitudini, permettendo di guadagnare tempo e rendere tutto diverso, “profondamente diverso”.