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Vista: sono davvero 20 milioni le licenze vendute?

Un record, senza poter commentare. Secondo Microsoft, dal momento del lancio di Vista all’inizio di febbraio, le copie del nuovo sistema operativo di Redmond che sono state vendute ammontano a ben 20 milioni. Una cifra record, appunto, soprattutto comparandola con quella del lancio peraltro ottimamente riuscito di Windows Xp nel 2001, che si “fermò” a 17 milioni. Ma le cose stanno davvero così? Pare di no.

Il ragionamento che viene fatto in rete per confutare l’eccesso degli “spin doctor” di Microsoft è articolato su più punti. Prima idea: non sono stati venduti 20 milioni di Pc dall’inizio di febbraio alla fine del mese. Anzi, la cifra per gli Usa sarebbe di circa 3 milioni dal 1 gennaio alla fine di febbraio. Raddoppiarla per indicare le vendite mondiali (6 milioni considerati anche solo in febbraio) vorrebbe dire che gli altri 14 milioni sono stati di “upgrade” da precedenti versioni di Windows Xp. E le vendite tramite “scatola” non sono neanche lontanamente andate così bene, e soprattutto nessun analista ha mai neanche sognato di sostenere che due terzi del fatturato delle licenze di Windows possano venire dal programma di licenza e non dalle vendite dell’hardware..

Andiamo avanti, perché la cosa diventa ancora più interessante. Prendiamola da un altro punto. Le vendite di Xp nel 2001 e quelle di Vista nel 2007 sono avvenute in momenti paragonabili (stagioni a ridosso del Natale o subito dopo) e quindi in effetti il paragone tra i due sistemi operativi ha senso. Molto, anzi. C’è infatti da dire innanzitutto che i 17 milioni di Xp venduti nel 2001 avvennero in circa due mesi e mezzo, con 7 milioni nei primi quindici giorni (“il doppio e più rispetto alle vendite di Windows ’98”, dissero quelli di Redmond). Però, all’epoca, si parlava di vendite complessive per 210 milioni di Pc e oggi di vendite per 220 milioni su base annua, con un vantaggio di penetrazione percentuale comunque a vantaggio di Xp, se uno fa i conti. E non c’è solo questo.

Nel 2001 Microsoft infatti faceva esplicito riferimento a vendite effettive (cioè consegne al cliente, dato reperito dalle comunicazioni ufficiali dell’epoca, nonostante Microsoft oggi offra una versione diversa, ma si veda più avanti per capire il punto) mentre nel periodo precedente alla vendita di Vista, invece, le modalità  di contabilizzazione di Microsoft sono state cambiate e le vendite (“sales”) non sono di “sales out” tramite canale (cioè al cliente) ma di “sales in” verso il canale (cioè ai fornitori che hanno ancora i computer nei magazzini in attesa di portarli nei vari negozi). Insomma, le vendite sarebbero abbastanza virtuali e comunque “dovute”, visto che da dicembre nessuno più produce computer Pc che non siano stati preparati per la vendita di Vista. E le vendite di questo “canale” non sono poca cosa, dato che secondo l’analista Gartner contano per più dell’80% del fatturato di Microsoft.

Se – per fare un caso paradossale che faccia meglio comprendere questo passaggio – nessuno volesse più comprare un Pc nei prossimi mesi – ci sarebbe il paradosso che Vista ha venduto molto bene ai grossisti ma non al pubblico che lo utilizzerà . Le quote di mercato di Windows crollerebbero ma quelle dei comunicati di Microsoft riporterebbero sempre che l’azienda ha “piazzato” cifre da record del suo nuovo sistema operativo. Singolare, no?

Inoltre, la storia non finisce qui. Sempre analizzando i bilanci di Microsoft, emerge che l’azienda ha (legittimanente) “spostato” sul periodo a partire da gennaio le pre-vendite di Vista, cioè i voucher consegnati a chi stava acquistando sotto Natale un Pc e in seguito avrebbe ottenuto una copia di Vista. Si tratta di non poca cosa, dato che la contabilità  di Redmond ha spostato – contando a partire dal 26 ottobre 2006 – ben 1,1 miliardi di dollari del programma Express Upgrade.

Si comincia a fare un po’ di chiarezza, forse. C’è infatti chi sostiene in maniera argomentata – per riassumere i vari passaggi – che la vendita delle licenze di Vista sia stata fatta in un arco di tempo molto più ampio, coinvolgendo modalità  di vendita diverse (in alcuni dei casi, come quello tramite “canale”, non effettuata in effetti al pubblico ma sinora solo ai grossisti), sommando poi tutto a posteriori e soprattutto comparandolo con un valore assolto che in realtà  – se riportato a percentuale – darebbe comunque una effettiva penetrazione nel mercato inferiore nell’arco di tempo a quella di Windows Xp durante il suo lancio. Niente male, eh?

Per carità , Vista è sicuramente un successo. Ed è anche un sistema operativo molto più sicuro dei suoi predecessori. Almeno, sino a che non sarà  pronto il suo sostituto sul quale far concentrare l’attività  di relazioni pubbliche dell’azienda. Che è, oltretutto, quotata anche alla Borsa americana e quindi sottoposta alla disciplina della Sec (la Consob americana) e quindi ogni dato dovrà  essere necessariamente certificato e, come tale, depurato da ogni sospetto ed illazione. Siano essi quelli prodotti dagli analisti che da siti un po’ maliziosi.

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