Si è chiusa con un significativo passivo la giornata di Apple a Wall Street. Il titolo di Cupertino, successivamente alla presentazione dei risultati fiscali, ha perso il 4,19% del valore, scendendo sotto quota 80$.
A trascinare al ribasso AAPL, oltre all’inevitabile speculazione su dei corsi che nel corso dell’ultima settimana si erano apprezzati dei 10%, le previsioni elaborate da Apple sul prossimo trimestre fiscale, non in linea con quanto gli analisti avevano pronosticato.
Osservatori e gli stessi analisti non sembrano però molto preoccupati né del ribasso di ieri, giudicato anzi fisiologico e per alcuni versi anche salutare, né delle prudenti previsioni avanzate da Frank Oppenheimer, CFO di Cupertino.
Secondo Gene Munster di Piper Jaffray, una delle società che segue più da vicino il business di Apple, ad esempio, i profitti saranno superiori a quelli previsti nel corso della conferenza di presentazione dei dati fiscali. ‘Nel corso degli ultimi trimestri – scrive Munster – Apple ha fornito previsioni più basse mediamente di circa il 12% rispetto ai dati finali. Nel corso dell’ultimo trimestre lo scarto è stato anche superiore toccando il 20%’.
Gli investitori, secondo Munster, in ogni caso più che al trimestre devono guardare all’assetto globale delle strategie di Apple che erano e restano adeguate a rispondere alle previsioni ottimistiche del mercato. ‘Il 2006 sarà migliore dal punto di vista dei prodotti del 2005 – scrive Munster – l’arrivo di Intel e la potenziale introduzione di nuovi fattori di forma porterà al rilascio di nuovi Mac aggiornati. Ci saranno molti cambiamenti alla linea dei computer durante il 2006’.
Per quanto riguarda il rallentamento che si potrebbe generare in attesa dell’arrivo dei Mac con Intel, Munster non si dice molto preoccupato. ‘Questo c’è già stato durante il trimestre di dicembre, ma ha avuto uno scarso impatto. Nel corso dei prossimi mesi si avrà un effetto simile, specie per i PowerMac e per gli iBook, ma le vendite delle macchine già disponibili con Intel, come i MacBook Pro, ne limiterà l’impatto sul bilancio’.
Munster, alla luce di queste considerazioni, mantiene la sua valutazione di ‘outperform’ (ovvero prestazioni superiori a quelle del mercato) sul titolo AAPL e fissa a 103$ la quotazione del titolo ad un anno.