Apple ha tempo fino al primo agosto per rispondere alle accuse di avere imposto per iTunes norme d’utilizzo non in linea con le leggi norvegesi. La decisione dà a Cupertino una quarantina di giorni in più rispetto a quanto stabilito da una precedente disposizione emessa nei giorni scorsi che fissava l’ultimatum al 21 giugno.
Come noto l’ombudsman norvegese ha rilevato, dietro un esposto presentato da un’associazione di consumatori, che il contratto d’uso del servizio di vendita di musica on line, obbligando a sottoscrivere norme disposte dalle leggi inglesi, non è accettabile. Altrettanto inaccettabile sarebbe il fatto che Apple obbliga i consumatori norvegesi ad accettare il fatto che la società non è responsabile di eventuali danni prodotti dal suo software e che sia possibile per la stessa Apple modificare le norme d’utilizzo della musica acquistata anche successivamente l’ottenimento del bene.
Sotto esame anche il metodo di protezione dei diritti digitali. L’ombudsman sospetta che non sia rispondente alle leggi norvegesi il vincolo che lega iTunes ad iPod impedendo ai clienti di scegliere un player a loro piacimento.
Secondo quanto si apprende dalle agenzie di stampa la Norvegia non sarebbe sola nella sua battaglia. Anche la Danimarca e la Svezia, le cui leggi sono del tutto simili a quelle norvegesi, hanno sostanzialmente aderito alla posizione della nazione vicina e attendono anch’esse di avere la risposta ufficiale di Apple.
Nel caso Cupertino fosse giudicata colpevole dovrebbe pagare una multa e chiudere i suoi negozi nei paesi nordici fino a quando non si sarà adeguata alle richieste presentate dall’ombudsman.