“Apollo”, il nuovo G4 Motorola da 1GHz consuma 10 watt alla frequenza di 666 MHz e 23 watt alla frequenza di 1GHz: questi dati potrebbe rappresentare un problema, se Apple decidesse di utilizzare il processare in nuova linea di portatili.
I processori G3 usati nella linea corrente di PowerBook, infatti, consumano solo dai 4 ai 5 watt: questo permette ad Apple di produrre portatili dalle ottime caratteristiche, con una buona dotazione hardware e che possono vantare una lunga durata della carica delle batterie.
La casa della mela, se decidesse di utilizzare il G4 da 1GHz, dovrebbe pertanto pensare a soluzioni alternative che permettano di aumentare la durata delle batterie. Le idee in questo campo non mancano: Compaq, ad esempio, ha brevettato un sistema che consente di sfruttare la digitazione dei tasti per caricare le batterie; sotto la tastiera si montano piccoli magneti e bobine, ogni volta che si preme un tasto si potrebbero generare piccolissime quantità di corrente da sfruttare per estendere la carica delle batterie.
Scientific American, invece, propone l’idea di utilizzare batterie con piccole celle a combustibili riempite di metanolo. In teoria questo sistema potrebbe offrire un’autonomia venti volte superiore a quelle delle pile al nickel cadmio. La ricarica comporterebbe solo l’aggiunta del combustibile (il metanolo) anziché un lungo periodo di collegamento ad una fonte di energia.
[A cura di Mauro Notarianni]