Prima: email, navigazione web, agenda, indirizzario.
Adesso: filmati, suono, contenuti multimediali. Quante informazioni si voglio far transitare sui palmari del futuro?
Tante? Troppe? Sarà necessaria una grande potenza di calcolo per rendere realmente sfruttabile il sistema e non far affossare il tutto sotto il peso dei MegaBytes.
I dirigenti di Palm avevano ventilato la possibilità di abbandonare la famiglia Dragonball di Motorola in favore dei più performanti ARM, già visti anni addietro, sul compianto Newton. PalmSource, adesso, dirime salomonicamente la questione approvando il Motorola Dragonball MX1 come il primo microprocessore pensato per sostenere il Palm OS 5.
Ogni licenziatario, appartenente al consorzio, potrà agevolmente utilizzare tale microprocessore nei dispositivi con il nuovo Sistema Operativo. Il DragonBall MX1 è basato su un nucleo ARM, che offre frequenze di funzionamento superiori ai 200 MHz, ben sei volte superiori rispetto a quelle attualmente disponibili.
Fu annunciato, per la prima volta, nel giugno dello scorso anno, ma solo adesso è pronto, forte di un basso consumo quando attivo, in stato di stop e spento.
Motorola mette a disposizione un documento in PDF che ne descrive le caratteristiche: include un controller per lo schermino LCD che supporta sia il monocromatico a 16 livelli di grigio, che i display a colori STN e TFT. Vi è integrata un’apposita interfaccia per Bluetooth e si pone al centro della rivalità tra le Memory Stick di Sony e le schede SD, supportandole entrambe.
A dimostrazione delle notevoli capacità elaborative, la casa produttrice, ha realizzato anche un sistema di codifica-decodifica MPEG video, in real-time, tra una piccola videocamere ed un prototipo con Palm OS 5 ed il DragonBall MX1
La certificazione del processore, da parte dei membri del Palm OS Ready Program, non ha comunque carattere esclusivo, e potrebbero esserci annunci analoghi in futuro. Ad ogni modo, finora, solo Palm, tra tutti, ha dichiarato di quali chip si servirà per i suoi dispositivi basati su OS 5: avevamo già parlato della partecipazione di Texas Instruments, ma sembrerebbe che i palmari del prossimo anno si serviranno anche degli Intel Xscale.
Gli altri: Sony ed Handspring, ad esempio, non hanno fatto sapere nulla, non sbilanciandosi in tal senso.