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L’iPod italiano

Ripubblichiamo questo articolo del 26 Ottobre 2001, realizzato con le foto e il reportage di Fabio M. Zambelli e i commenti di Settimio Perlini.

Alle ore 17 e 30 Apple Italia ci invita all’ArtDecoCafe di Milano, un simpatico locale nel centro di Milano, un po’ buio ma che grazie ad una eccellente torta salata ci ha fatto gustare un sostanzioso apertitivo.
Enzo Biagini, richiava gli affamati avventori quando sono circa le 17 e 45 e l’iPod fa il suo debutto milanese: il digital lifestyle è il tema, l’iPod il (forse solo il primo) anello mancante.

“L’iPod si integra perfettamente col software iTunes 2 e con l’hardware Mac” dice il product manager, Lorenzo Sangalli, proseguendo: “col semplice collegamento del cavo FireWire, l’iPod fa tutto il resto in collaborazione con iTunes, si auto-sincronizza con le playlist di iTunes 2”.

A proposito di iTunes 2, in arrivo parallelamente e gratuitamente all’iPod (che conterrà  nel suo hard disk un iTunes 2 per Mac OS X 10.1 e un altro per Mac OS 9.2.1), avrà  un richiestissimo equalizzatore con già  30 settaggi preimpostati tra i quali scegliere, con la possibilita’ per ognuno di costruirsi il proprio.
La semplicità  e la maneggevolezza di un iPod che sta in una mano e con essa lo si comanda è altissima: le uniche parti che troviamo sull’iPod, oltre ai comandi centrali di cui parleremo dopo, sono una presa FireWire, una presa per mini-jack stereo e il tasto di blocco “hold” per disabilitare l’uso dei comandi.

Dicevamo dei comandi: play/pausa/on-off, menu/illuminazione, avanti, indietro, rotella (che regola molteplici funzioni, avanzamento del brano, volume ma anche una sorpresa) e select.
La sorpresa è che premendo per oltre due secondi il bottoncino centrale “select” si avvia uno dei più classici giochi degli anni settanta: Breakout.
Il secondo uso, non meno importante, che può assumere iPod è la modalità  FireWire Disk, questa si abilita sempre e comunque da iTunes 2, si preme un piccolo pulsante e un’unica finestra dei settaggi permette la comparsa del disco da 5 GB sulla scrivania del Mac con un semplice click sulla voce apposita.
Ora, in questo hard disk si può mettere qualunque genere di file, anche quelli audio come gli MP3, gli Aiff e Wave ma non verranno letti da iTunes e tantomeno dall’iPod, per ascoltarli dovranno per forza di cose passare da iTunes 2, vice versa i file audio caricati da iTunes 2 non sono visibili nell’hard disk dell’iPod come normali file audio.

Non è stata confermata con certezza la presenza di un qualche genere di protezione contro la pirateria degli MP3, ma in attesa di sapere se questa esiste o meno (pare che uploadando file MP3 in iPod tramite iTunes 2 nel primo Mac, in un secondo tempo detti file non possono essere scaricati e usati in un altro iPod o in un secondo Mac) viene ribadita la ovvia posizione di Apple, che supporta BSA (che conta anche Giovanni Ferrari, Responsabile Apple per il Mercato Tecnico, come nuovo vicepresidente): la pirateria non si combatte con tecnologie perchè prima o poi si scopre il trucco che le infrange, piuttosto è necessario instillare un metodo corretto di comportamento nella gente perchè non calpestino i copyright.

Viene confermato che, per ora, iPod è compatibile solo con Mac e che costerà  459 Euro più IVA (abbiamo già  avuto modo di dire che non si tratta di un prezzo propriamente economico) in ogni canale autorizzato Apple, compreso, ovviamente, l’AppleStore.
Una nota a margine: “iDVD2 arriverà  in novembre, con un po’ di ritardo, ma non è motivo di preoccupazione forse altri prodotti (come per esempio iPod) hanno avuto precedenza e hanno tolto tempo ad altri.
Apple desidera far uscire prodotti ottimi e meglio aspettare un po’ che averne di incompleti o malfunzionanti”, queste le parole del presidente di Apple Italia, Enzo Biagini che, salutandoci, si augura di vendere molti iPod, soprattutto nell’imminente periodo natalizio.
Solo il tempo dirà  se la previsione avrà  fondamento.

Tutte i servizi su iPod li trovate in questa sezione di Macitynet.

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