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Microsoft ha censurato l’iconica immagine del Rivoltoso Sconosciuto di Tienanmen

Sul motore di ricerca Bing di Microsoft la ricerca di “Tank Man”, in italiano nota come “Rivoltoso Sconosciuto”, non mostrava alcun risultato venerdì 4 giugno, anniversario della protesta di piazza Tienanmen a Pechino del 4 giugno 1989. L’immagine in questione, nota in inglese anche come Unknown Rebel o Tank Man, è quella a tante persone nota di un uomo che all’epoca si parò davanti a dei carri armati impedendone l’avanzata. L’uomo (uno sconosciuto) divenne estremamente noto in quanto filmati e fotografie del momento vennero diffusi dai mass media in tutto il mondo.

Esistono diverse varianti della foto in questione o video che ritraggono l’evento e che non sono state distrutte dai servizi segreti cinesi. L’ultima immagine è stata diffusa solo nel 2009 ma ne esistono, come accennato, altre compresa una versione di pubblico dominio, scattata dal fotografo Jeff Widener della Associated Press dal sesto piano dell’hotel di Pechino, lontano all’incirca 800 metri, con una macchina fotografica dotata di un obiettivo da 400 mm e di un moltiplicatore di focale.

Venerdì 4 giugno la ricerca su Bing di “Tank Man” o “Tiananmen Square Tank Man” non mostrava alcun elemento. I redattori del sito The Verge si sono messi in contatto con Microsoft e un portavoce di quest’ultima afferma che l’assenza di risultati non è qualcosa di intenzionale ma un problema dovuto ad un errore umano, e di stare lavorando per risolvere il problema.

Non è chiaro come sia possibile che la ricerca di un termine così noto non abbia permesso di ottenere risultati, un evento raccontato in libri di storia, documentari, giornali, ecc., una foto che nella versione del fotografo Charlie Cole del Newsweek è stata inserita nella rubrica “Le 100 foto che hanno cambiato il mondo” della rivista Life.

Il motore di ricerca Bing è stato per anni bannato dalla Cina e solo nel 2019è tornato nuovamente accessibile nel Paese del Dragone. Dal canto suo Google ha smesso di offrire suoi servizi in Cina dal 2010, valutando il rientro con il progetto Dragonfly (per entrare nelle grazie del governo locale) ma a tutt’oggi non vi è nulla di concreto.

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