I dettagli al proposito sono pochissimi, per non dire nessuno. Tutto quanto si sa è specificato nella “didascalia” che appare sulla prima pagina: “Due to overwelming demand; Cherry Open Source Project”. Accanto al logo il volto sorridente del simbolo di Free Software Foundation (GNU). Nulla di più si può apprendere sugli sviluppi della svolta perché il sito non è funzionante.
Interpellata al proposito da alcuni media americani Maui X-Stream non ha fornito alcun commento ma, come già nel caso del ritiro del prodotto commerciale, non si può fare a meno di collegare la vicenda alle minacce legali rivolte da PearPC un emulatore open source i cui sviluppatori sostengono che Cherry Os è solamente un’operazione, anche piuttosto grossolana, di “repackaging” del loro codice. Maui X-Stream aveva sdegnosamente respinto le accuse, replicando che esse erano prive di fondamento, salvo poi cancellare la disponibilità dell’emulatore.
Ricordiamo che sia PearPC che Cherry OS consentono di caricare Mac OS X su hardware PC ed gestire applicazioni e periferiche studiate per il sistema operativo di Cupertino.