“Non rubate MacOS X”; con questa semplice avvertenza Apple manda un messaggio “nascosto” all’interno del suo sistema operativo – ma solo della versione Intel – a tutti quelli che stanno cercando di vedere il modo con il quale far girare MacOS X 10.4.4 per x86 su altri Pc che non siano i due nuovi Mac.
Il messaggio è nascosto all’interno delle Estensioni della Libreria di Sistema, in un file intitolato: “DontStealMacOsX.kext”, un avvertimento non esattamente alla portata di tutti e forse pensato per far riflettere chi vuole sperimentare senza tenere conto che il sistema operativo di Apple è anche un prodotto commerciale.
Alcuni esperti in rete hanno ricordato la vicenda analoga successa nel 1983 e registrata da Andy Hertzfeld, l’autore di Folklore, il sito che gli è servito per raccogliere storie relative ad Apple – di cui è stato impiegato – e renderle pubbliche per gli appassionati e i cronisti della vita del Mac.
Nel 1983, quando si stava finalizzando il primo Mac, per evitare che potesse essere “clonato” da qualche produttore, il team di sviluppo nascose all’interno di una rom una serie di bit che avrebbero fatto uscire fuori il nome “Apple” anche nel caso i malintenzionati avessero cambiato “volto” al sistema operativo e alla macchina – com’era già successo con Ace, prodotto Franklin Computer che clonava l’Apple II. Per evitare questo futuro errore, già nel 1983 Apple aveva organizzato la contromossa, quindi. Oggi, di fronte a un passaggio quasi altrettanto epocale come quello da Apple II a Macintosh, forse qualcuno a Cupertino si è ricordato della cosa e ha deciso di lanciare un segnale, non aggressivo, verso la comunità di smanettoni. Una sorta di “Poi non dite che non ve lo avevamo detto” i cui risultati vedremo nei prossimi mesi…