I nuovi MacBook portano anche novità per quanto riguarda le possibilità di espansione. La consueta porta PC Card è stata sostituita da una ExpressCard/34, che offre maggiore velocità di trasferimento dei dati (fino a 250 MByte al secondo in entrambe le direzioni contro i 132 MByte/s delle ‘vecchie’ PC Card) e minori costi di produzione.
La nuova tecnologia va a braccetto con PCI Express ed USB 2.0, necessarie per poter garantire alte velocità di trasferimento. Lo standard ExpressCard/34, infatti, prevede l’utilizzo di un bus PCI Express o USB 2.0 per la connessione interna rendendo più economica l’implementazione a livello di schede madri.
Le schede ExpressCard/34 sono più strette delle PC card e gli slot che le ospitano non prevedono alcun meccanismo di espulsione meccanico. Nei portatili che ne sono dotati, infatti, non è presente la levetta che serviva a questo scopo. Tutte le schede ExpressCard/34 avanzano di almeno 1,3 cm dallo slot, permettendone una facile estrazione con le dita.
Lo standard prevede anche una versione con slot di larghezza 54 mm per inserire schede con componentistica ingombrante di derivazione dai precedenti modelli ma il connettore di arrivo è analogo a quello del modello da 34 mm (si veda lo schema qui sotto)
Le schede PC Card preesistenti non sono compatibili con gli slot ExpressCard/34. Sono già in commercio adattatori per leggere schede di memoria flash e nelle prossime settimane arriveranno modem, adattatori, sintonizzatori TV, nonché l’interfaccia di collegamento per FireWire 800 che Apple, come noto, ha deciso di non includere nei MacBook Pro.
Con una scelta draconiana, similare all’eliminazione delle porte seriali e SCSI, ai tempi del primo iMac Bondi Blue, Apple implementa il connettore Express Card/34: potete confrontare l’ingombro delle due soluzioni su vecchi e nuovi portatili nelle immagini qui sotto.