La strategia di AMD per la diffusione dei sistemi a 64-bit tocca la corda dei prezzi. La società di Sunnyvale ha infatti rilasciato nei giorni scorsi una versione a basso costo del suo Athlon 64 destinata al mercato dei PC di fascia enconomica.
L’Athlon 64 3000+ (questo il nome del chip) ha la stessa velocità del 3200+ (2 GHz) ma presenta la metà della cache, 512 kb invece di 1 MB. Il costo è però quasi dimezzato, 218 dollari al pezzo invece che 418, il che dovrebbe condurre al rilascio di una nuova ondata di computer a costi economici e che propongono questa tecnologia.
La strategia pare indirizzata a consentire l’affermazione dei chip in quanto, come rilevato da alcuni siti specializzati, i due processori in realtà sono di fatto lo stesso, con costi di produzione identici. AMD nel secondo caso si limiterebbe semplicemente a disabilitare metà della cache, una pratica che potrebbe essere indirizzata a commercializzare quei chip che falliscono i test di produzione e non sono in grado di supportare 1 MB. Questi processori non hanno alcun difetto oltre a quello di non far ‘girare’ 1 MB di cache e vengono così commercializzati come 3000+ invece che 3200+.
Approfittando di questo fattore AMD otterrebbe un duplice scopo: vendere anche chip che dovrebbero finire al macero, aumentare la base di installato della tecnologia a 64-bit.