Come già sappiamo Al Gore fa parte del consiglio di amministrazione di Apple da qualche giorno.
Sebbene la personalità sia di primo livello, sebbene sia un uomo influente, sebbene abbia idea di cosa sia il mondo dei computer e la rete, negli Stati Uniti la mossa di Steve Jobs e soci ha suscitato qualche critica che suona più o meno così: “c’è crisi, era proprio il caso di spendere molti soldi per un’azione prevalentemente di facciata?”
Fino a ieri non si sapeva quanto Cupertino avesse dovuto sborsare per l’ex presidente e, ancora oggi il quadro non è completo, ma un dato è emerso dai documenti depositati alla SEC: è stato assegnato al nuovo membro del consiglio un consistente numero di stock option
Non si tratta dello stipendio ma del più popolare dei metodi di bonus delle aziende statunitensi, Gore potrà esercitare il suo diritto di vendita di 30.000 azioni AAPL (ieri quotate 14,15 dollari) ad un prezzo di 14,95 dollari.
Facendo due conti, se Gore decidesse di vendere subito queste azioni, potrebbe guadagnare 448.500 dollari, ovvero circa 411.300 euro.
In realtà dovrà tenerne 10.000 almeno per un anno, altre 10.000 fino al marzo 2005 e le ultime 10.000 fino al marzo 2006 e comunque tutte non oltre il 2014.