Come abbiamo già avuto modo di ricordare nei giorni scorsi Apple ha ricevuto un Grammy, l’oscar della musica. Il riconoscimento consegnato nei giorni scorsi è stato il primo assegnato ad una società informatica ed è andato a Cupertino per i meriti che essa, con i suoi prodotti, ha avuto nel mondo delle sette note dove ha trasformato il modo con cui la musica viene scritta, elaborata ed ascoltata.
Purtroppo anche chi ha avuto modo di vedere la cerimonia dei Grammy non ha assistito alla consegna del premio. Un peccato visto che, da come essa è stata descritta, avrebbe certamente solleticato e divertito più di un utente Mac.
A ricevere il riconoscimento non si è infatti presentato un responsabile di Apple ma un iMac LCD.
La macchina una volta sul palco ha acquistato ‘personalità ‘ lanciandosi in un discorso parte ironico e parte ricco di considerazioni sul passato remoto e il presente che hanno messo in luce la storia di Apple e i suoi sforzi di innovazione.
Ci sono stati riferimenti alla necessità di lanciare l’ambiente Classic per permettere ad iMac di leggere il discorso scritto in SimpleText e alla predisposizione di Windows a ‘bombare’ e alla possibilità che di fronte alla parola ‘bomba’ Bono degli U2 potesse avere qualche sussulto viste le sue origini irlandesi.
E partendo da ‘Stuck in a Moment you can’t get out of’ iMac si è profuso in considerazioni sui suoi momenti difficili non mancando di citare Sculley, Spindler e Amelio. Citando poi ‘Oh Brother where are thou’, la colonna sonora del film dei fratelli Cohen ‘Fratello dove sei’, iMac ha fatto sapere che quella invocazione lui l’ha rivolta più volte in quei giorni bui all’indirizzo di Steve Jobs.
Nel finale anche un accenno alla nota disputa che Apple ebbe con i Beatles. A metà degli anni ‘80 il più noto complesso del mondo minacciò di portare in tribunale Cupertino per avere utilizzato come marchio di fabbrica lo stesso nome che essi utilizzavano per la loro casa di produzione musicale. ‘Ringrazio ‘ ha detto iMac – John, Paul, George, e Ringo per avermi permesso di tenere il mio nome- Grazie anche a te Yoko’. Il discorso si è chiuso con un ‘Mp3 per sempre, compratevi un iPod e’¦ andiamo’