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Addio vecchio MacBook Air, grazie per tutti questi anni

Addio, vecchio MacBook Air. Addio, vecchio muletto, la vera Pandina di tutti gli appassionati di casa Apple. Addio, computerino leggero e senza troppe porte, che generasti tanto scandalo al momento del tuo lancio e adesso sembra quasi troppo che uno abbia solo due Usb-C e un minijack a disposizione (se si pensa all’iPad Pro).

Addio, vecchio MacBook Air, dal profilo triangolare, o “wedge”, come l’hanno definito gli americani, la “zeppa” più sottile dove si posano i palmi, che permise a Steve Jobs un grande effetto a sorpresa durante il mitico keynote di presentazione: la parte più spessa del MacBook Air, disse, è più sottile della parte più sottile del più sottile della concorrenza.

Addio, vecchio MacBook Air, che hai tolto dalla schiena di milioni di persone il “peso” di computer non necessariamente più potenti ma decisamente più pesanti. Addio, vecchio MacBook Air, che con la tua forma rendevi quasi più comoda la scrittura, invitando il polso ad assumere una posizione più angolata e meno di taglio.

Omaggio a Steve Jobs: la fotogalleria di Macitynet
2008: guardate quanto è sottile. @macitynet.it

A che serve il MacBook 12? Se Apple non si sbriga a fare qualcosa? A molto pocoAddio, vecchio MacBook Air. Non sei stato la prima generazione (quella ce la siamo dimenticata velocemente, era il classico “esperimento” di Apple) ma ci hai accompagnato per ben 14 anni. Addio, vecchio MacBook Air, nato con Intel ma fortunatamente sbarcato nel mondo di Apple Silicon con una versione M1 che fu letteralmente rivoluzionaria.

Era la prima e fu una prova di forza: prese il vecchio design, vecchia scocca e batteria dell’anno zero, e la trasformò in una Formula Uno, con capacità di calcolo da supercomputer e con punte a venti ore, qualcosa di inaudito per qualsiasi computer portatile ultraleggero.

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Addio, vecchio MacBook Air, perché sei stato il primo vero ultraleggero, anche se prima c’è stato un modello di prova. quello che usciva dalla busta Manila nel 2008 e con uno sportellino, più i bordi uniformemente smussati, a bussolotto e non a cuneo come te. Addio, vecchio MacBook Air, che sei stato la Fiat 500 di una generazione di utenti della mobilità e poi la Panda di un’altra, e poi la Smart di un’altra ancora.

Addio, vecchio MacBook Air, perché sei stato il compagno silenzioso (senza ventole! senza ventole!) di infiniti viaggi per chi viaggiava o di infiniti tavolini di bar per chi studiava, poltrone letti e divani per chi stava in casa.

Addio, vecchio MacBook Air, per un decennio hai avuto uno schermo TFT con una cornice che non finiva più e allora, per farti piccolo come volevi essere, oltre alla versione da 13 pollici c’era anche quella da 11 che era davvero piccolissima e fighissima. Addio, vecchio MacBook Air anche nella minuscola (anche rispetto ad ora) versione Intel a 11 pollici, una vera macchina per nomadi digitali.

Addio, vecchio MacBook Air, che sei sopravvissuto anche all’attacco fratricida sia dell’iPad che soprattutto del MacBook con schermo Retina da 12 pollici, al quale hai risposto con grazia e signorilità portando le dimensioni della tua scocca all’unico sostanziale restyling della tua lunga vita, cioè l’introduzione dello schermo Retina con cornice nera e webcam sempre scarsa ma senza la amata/odiata “tacca” degli altri.

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Addio, vecchio MacBook Air, che sei diventato la ruota di scorta del lancio del nuovo MacBook Air con M2, costruito sulla falsariga dei due MacBook Pro da 14 e 16 pollici. Bellissimi, potentissimi, nuovissimi sia per webcam che per microfoni e casse, per velocità di connessioni, per tutto tranne che per quello stile sbarazzino e ultraportabile che solo tu hai saputo regalare.

Addio, vecchio MacBook Air, che sei stato il computer degli studenti e dei professionisti, dei dirigenti e degli impiegati, di chi lavorava da casa e di chi voleva dare un computer ai genitori anziani. Addio, vecchio MacBook Air, che quando la batteria cedeva venivi attaccato per sempre alla presa elettrica, ti trasformavi in un mini-computer fisso, in un angolo, pronto a scomparire in un attimo in un cassetto.

Addio, vecchio MacBook Air, il computer con più stickers sul coperchio, con più cover allucinanti e stranissime, second-skin ma anche supporti di plastica che sembravano byte per computer.

Addio, vecchio MacBook Air, che hai sempre saputo fare tantissimo ma che nella tua incarnazione con processore M1 hai raggiunto un equilibrio tra leggerezza e peso, tra potenza e risparmio energetico, tra flessibilità e tostezza, che nessun altro computer dopo di te riuscirà mai a raggiungere nella stessa categoria.

Addio vecchio MacBook Air, grazie per tutti questi anni

Addio, vecchio MacBook Air, perché con l’arrivo del nuovo MacBook Air M3, costruito sulla falsariga del precedente MacBook Air M2 (diventato oggi la ruota di scorta più economica) cessa definitivamente la tua produzione.

La linea di assemblaggio si scarica, gli ultimi container vanno via, gli ultimi magazzini mettono in distribuzione gli ultimi pacchi e i negozi online e offline scaricano le ultime rimanenze scontate. Addio, vecchio MacBook Air, perché sei stato una grande, grandissima macchina, con un cuore enorme, forse ancora più grande di quello del già clamoroso iBook “caramella” bianco ghiaccio.

Addio, vecchio MacBook Air, ti ricorderemo con affetto intanto che gli ultimi computer scivoleranno lentamente nell’obsolescenza. Sei stato un vero amico e compagno di viaggio. Grazie.

Apple ha introdotto ad inizio Marzo i primi MacBook Air con processore Apple Silicon M3, e in questo articolo trovate le indicazioni scegliere tra i modelli con chip M2 e gli ultimi con M3.


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