Adobe non rilascerà le attuali versioni dei suoi prodotti professionali per adeguarle ai processori per Intel. La compatibilità con i nuovi processori è differita al lancio degli upgrade dei pacchetti attualmente in commercio. Questo quanto si legge in un PDF messo a disposizione ieri sul sito della società californiana.
Il documento, oltre a confermare ufficialmente quanto già si mormorava ufficiosamente dal momento del lancio dei primi Mac con Intel e a presenta un caloroso e deciso supporto alla scelta Intel di Apple (che “fornirà un incremento di prestazioni”), spiega vari aspetti della transizione al nuovo codice da parte di Adobe.
Si apprende, ad esempio, che la scelta di non aggiornare le attuali versioni (come ad esempio sta invece facendo Apple) è dovuta alle complicazioni che derivano dal fatto che in passato, con la migrazione da Mac OS 9 a Mac OS X, l’approccio migliore è stato incorporare la massiccia riscrittura del codice nell’ambito del normale processo di aggiornamento delle applicazioni ed Adobe intende farlo con il Tool XCode per creare un codice compatibile con le piattaforme PPC e Mac-Intel.
Adobe nel contesto del PDF non si sbilancia sui tempi di rilascio delle nuove suite, limitandosi a precisare che il ciclo è di 18/24 mesi. Questo potrebbe significare che la versione Intel della Creative Suite potrebbe arrivare intorno alla fine dell’anno visto che l’ultimo aggiornamento è stato presentato lo scorso mese di aprile.
Il supporto delle attuali versioni PPC su processore Intel attraverso Rosetta è garantito anche se, ammonisce Adobe, ci si possono attendere problemi di installazione e compatibilità cui potrebbe non essere possibile fare fronte. Al momento, in ogni caso, non esistono gravi problemi di incompatibilità tranne che per Version Cue Workspace che richiede PowerPc per funzionare.
Adobe raccomanda in ogni caso ai clienti che vogliono ottenere il massimo dalle proprie applicazioni nella versione attuale di utilizzare Mac con processore PPC e se si utilizza un Mac con processore Intel, di installare almeno 1 GB di RAM.
La prima applicazione ad essere rilasciata in codice Universale Binary sarà Lightroom, il programma per la fotografia professionale digitale. Adobe fa sapere che trattandosi di un prodotto ancora in versione beta sarà possibile presentarlo pubblicamente senza grandi preoccupazioni e complicati test.