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Anche Nexus 4 di LG più caro in Italia: svantaggio per gli utenti, vantaggio per Apple

Se il 13 novembre è stato il giorno del lancio di Google Play Music in Italia, ma la data sarà ricordata dagli utenti italiani più come il mancato lancio in Italia dei nuovi Nexus 4 e Nexus 10, disponibili invece in USA, UK, Germania, Francia e Spagna direttamente sul Play Store ad un prezzo molto basso: 299 euro per il Nexus 4 e 399 euro per il Nexus 10, prezzi molto concorrenziali soprattutto se paragonati agli equivalenti iPhone 5 e iPad retina.

Purtroppo per gli utenti Italiani la favola del cellulare di ultima generazione a prezzo low-cost sembra essersi infranta contro una realtà molto più dura: in Italia il Google Play Store non è ancora attivo e non è possibile acquistare il Nexus 4 al “super prezzo” riservato ad altri paesi. diversamente da quanto ha fatto Asus per il Nexus 7, LG offrirà agli utenti italiani il dispositivi a prezzo pieno, così senza le sovvenzioni di Google il nuovo Nexus 4 avrà un probabile costo italiano di 599 euro, pari a qualunque nuovo smartphone di fascia alta. La protesta è montata progressivamente sul web, dove in particolare la pagina Facebook ufficiale di LG è stata sommersa dalle virulente sfuriate di utenti a dir poco delusi per il trattamento differenziato riservato dall’azienda Sud Coreana per l’Italia.

La storia ricorda molto da vicino quella dei nuovi iPhone: il nostro è il Paese europeo che dove iPhone 5 costa di più si parte da 729 euro, contro i 679 euro di Francia e Germania e i 669 euro di Spagna. Differenza che è comunque bastata per fomentare critiche e proteste online da parte di chi desiderava acquistare un iPhone 5.

Il parallelo fra le vicende italiane di Nexus 4 e iPhone 5 collocano i due dispositivi all’interno di due specifiche strategie di Google ed Apple nei confronti della distribuzione commerciale.

Il cellulare della Mela viene sfruttato dagli operatori per riuscire ad aumentare il numero dei proprio abbonati, spostando la clientela dalle meno redditizie prepagate ai contratti vincolanti; non a caso, a fronte di ben precise abitudini comunicative, l’abbonamento può fruttare risparmi consistenti nel caso di un acquisto rivolto al nuovo iPhone 5 rispetto invece ad una spesa a prezzo pieno.

Google invece ha deciso di provare nuovamente a scavalcare gli operatori, così come fece in occasione dell’uscita del primo Nexus One, vendendo però questa volta il suo Nexus 4 a costo nettamente ribassato (e sovvenzionato) solo sul Play Store, e privilegiando così tutti gli utenti, molto numerosi soprattutto in Europa e nei Paesi Emergenti, che preferiscono la versatilità e libertà di una scheda prepagata. Strada commerciale che ha costretto Google a rinunciare alla tecnologia LTE, la cui adozione è ancora strettamente legata agli accordi con gli operatori.

Visti i risultati di vendita iniziali del Nexus 4, Google potrebbe aver trovato la via giusta per riuscire massimizzare il suo canale di vendita diretto, sfidando Apple sul terreno che è sempre stato meno congeniale alla Mela, ovvero il prezzo. L’assenza del Play Store da molti paesi chiave come la stessa Italia, penalizza però non poco la strategia di Mountain View: in Italia, nonostante il costo più elevato, iPhone 5 di Apple non dovrà affrontare la concorrenza di un Nexus 4 a prezzo sovvenzionato.

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