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La maledizione del vetro zaffiro colpisce ancora: Apple querelata da azienda cinese

Dopo il disastroso contenzioso che portò al fallimento di GT Advanced Technologies, azienda statunitense produttrice di schermi in vetro zaffiro, un diverso fornitore ha problemi con la Casa di Cupertino e ha citato in giudizio Apple per presunta inadempienza contrattuale.

Il produttore di materiali in questione è Hebei Hengbo Fine Ceramic Material, azienda cinese che ha presentato la domanda giudiziale alla Corte Distrettuale nel Northern District della California chiedendo un processo ordinario per contenziosi con Apple relativamente ai termini di un contratto riguardante stock di materiali usati per la produzione di vetro zaffiro.

Della vicenda riferisce AppleInsider, spiegando che al momento poco è dato sapere ma sembra che Hengbo voglia revocare il contratto con Apple e chiedere un risarcimento danni per una non meglio precisata inadempienza contrattuale. Se il tribunale non riterrà possibile un’azione di questo tipo, l’azienda chiede che obblighi Apple a rispettare il contratto iniziale.

Non è chiaro quali siano le cifre in ballo, ma l’importo dell’appalto o dei danni richiesti è certamente superiore ai 75.000$, il minimo previsto per cause civili per le quali hanno pertinenza i tribunali federali statunitensi; altro requisito, la competenza giurisdizionale, prevede che entrambe le parti devono essere di stati o nazioni diverse.

Al momento l'atto di citazione risulta censurato
Al momento l’atto di citazione risulta censurato

Come accennato, non è la prima volta che Apple ha problemi con un fornitore di vetri zaffiro. Nel 2013 la Casa di Cupertino firmò un contratto con GT Advanced Technologies (GTAT) per la costruzione di un grande stabilimento dedicato alla produzione di zaffiro a Mesa (Arizona), un progetto da 900 milioni di dollari. Apple in precedenza aveva anticipato e investito nelle tecnologie di GT circa 439 milioni di dollari. L’obiettivo della Casa di Cupertino era ottenere materiale da usare nella costruzione di dispositivi quali iPhone e iPad.

Nel 2014 che i rapporti tra le due aziende peggiorarono per l’impossibilità di ottenere vetro zaffiro nella quantità e qualità richiesta da Apple. GTAT annunciò fallimento e fu costretta ad avviare le pratiche per ottenere le tutele previste dalla legge fallimentare negli Stati Uniti (Chapter 11). Nel dicembre del 2014 per chiudere la causa Cupertino accettò di spendere 50 milioni di dollari in più rispetto a quanto pattuito in precedenza, somma a detrazione del debito di 439 milioni di dollari pattuito in precedenza che GT Advanced avrebbe dovuto restituire ad Apple.

Attualmente la Mela usa il cristallo di zaffiro per alcuni elementi dell’Apple Watch, nella costruzione delle protezioni di fotocamera e Touch ID.

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