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Antonio García Martínez non ha gradito il modo in cui è stato licenziato da Apple

Antonio García Martínez è stato assunto da Apple e dopo pochissimo tempo licenziato dopo che svariati dipendenti della Casa di Cupertino avevano raccolto delle firme per invitare l’azienda a sbatterlo fuori per comportamenti misogini vantati in un suo libro, indicando le donne come inferiori sotto l’aspetto culturale e intellettuale e termini denigranti.

In un thread su Twitter pubblicato venerdì, Garcia Martinez – ex ad manager di Facebook – evidenzia che Apple lo aveva ingaggiato per il suo ruolo nel team che si occupa di annunci pubblicitari, e che è stato convinto da un ex collega.

Garcia Martinez spiega che la decisione di lavorare per Cupertino ha comportato dei cambiamenti. “Ho stravolto la mia vita per Apple. Ho venduto la mia dimora a Washington, costruita con le mie mani, trasferendomi, annullando qualsiasi presenza sui media e velleitarismi da scrittore, decidendo di fare carriera in Apple negli anni a venire”.

L’ex ad manager di Facebook e autore del volume “Chaos Monkeys”, come accennato è stato licenziato dopo che vari dipendenti di Cupertino avevano fatto circolare una petizione per chiedere un’indagine sulla sua assunzione. I dipendenti in questione riferivano di essere preoccupati da dichiarazioni di Garcia Martinez sulle donne e sulle persone di colore nel suo libro e in sue interviste.

Antonio García Martínez non ha gradito il modo in cui è stato licenziato da Apple

Secondo Garcia Martinez, Apple era consapevole di ciò che era scritto sul suo libro quando è stato assunto; riferisce di essere stato ampiamente interrogato sul suo libro e la sua identità nei colloqui e che quanto dichiarato da Apple successivamente “implica chiaramente” un suo presunto comportamento inappropriato da durante il periodo a Cupertino, indicazioni definite “diffamatorie e rigorosamente false”.

Apple, in seguito alla notizia del licenziamento di Antonio García Martínez, aveva dichiarato: «In Apple ci siamo sempre impegnati per creare un luogo di lavoro accogliente e inclusivo, dove tutti siano rispettati e accettati. Non c’è posto qui per comportamenti che sviliscono o discriminano le persone per ciò che sono».

Al Wall Street Journal, Antonio García Martínez ha ribadito che i suoi reclutatori a Cupertino conoscevano perfettamente i suoi scritti e ha ad ogni modo cercato di fare culpa: “Questo libro non mi definisce oggi, così come non mi definisce a quel tempo […] Stavo cercando di creare uno stile, [….] che col senno di poi penso sia stato un errore e me ne rammarico profondamente”.

Ad ogni modo Antonio García Martínez era un perfetto sconosciuto ai più e ora, grazie alla pubblicità del licenziamento da Facebook, il suo volume è nei primi posti in varie classifiche di Amazon negli Stati Uniti in varie categorie. È al primo posto persino tra i volumi più venduti… con l’app Libri di Apple.

 

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