Sono passati otto anni dalla prima battaglia in tribunale Apple contro Samsung e da pochi giorni si è ricominciato: una giuria californiana deve decidere quanto i sudcoreani devono pagare per avere violato 5 bevetti di iPhone.
«Si tratta spudoratamente di copia. Hanno provato a rubare gli assunti essenziali di iPhone» ha riferito Richard Howarth, senior director del design team di Apple e uno dei due designer responsabili dell’iPhone, testimoniando nel processo per risarcimento nel quale Apple ha chiesto 1 miliardo di dollari. «Hanno cercato di copiare parte della natura rappresentativa del progetto stesso per dire, “anche noi siamo fighi”».
Howarth, che ha lavorato in Apple per 22 anni, è indicato tra gli inventori di due brevetti sul design centrali nel caso Apple-Samsung, che riguarda il design rettangolare, con i bordi arrotondati e il tasto home centrale in basso del dispositivo.
John Quinn, legale di Samsung, nel controinterrogatorio, ha torchiato Howarth sul fatto che i brevetti proteggono l’intero dispositivo o solo porzioni. Malvolentieri, Howarth ha ammesso che il telefono può essere smontato in parti separate ma rilevato che i brevetti di Apple rappresentano qualcosa di più grande. «Il telefono è un’idea. Tutto questo qualcosa è il telefono. Non puoi prendere solo una parte e dire: “Proteggiamo questo”».
Apple sostiene che i brevetti sono centrali in un prodotto unitario come un telefono – e pertanto il pagamento di Samsung deve avvenire in base ai profitti che riguardano violazioni che hanno a che fare con tutto il telefono. Samsung, che nel 2016 ha fatto ricorso alla Corte Suprema, sostiene che per prodotti con molte componenti, come gli smartphone, i danni devono essere proporzionali alle parti specifiche copiate.

Per cercare di dimostrare l’importanza del suo lavoro di design nella progettazione dell’iPhone, Apple ha spiegato di avere scartato “centinaia e centinaia” di prototipi che non rappresentavano quello che l’azienda stava cercando di fare: creare qualcosa che l’utente poteva sentire come amichevole e comprensibile. Blevins, che in pratica si occupa dell’acquisto di componenti da vari vendor, dice che l’approccio usato da Apple è molto diverso dal resto dell’industria di settore.

Samsung ha cercato di dimostrare che anche Apple si è ispirata ad altri dispositivi smontando telefoni. Greg Joswiak, vice presidente di Apple responsabile product marketing, ha spiegato che certamente sono stati smontati telefoni per esaminarli «Ma noi non copiamo cosa fanno gli altri ed è questa è la differenza tra fare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato».












