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Apple: il bello deve ancora venire

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Come previsto e prevedibile le azioni di Apple hanno avuto una giornata trionfale a Wall Street. A conclusione delle contrattazioni i corsi di Cupertino hanno infatti chiuso a 60,50$, il massimo dallo scorso 8 giugno, con un incremento dell’11,83%. A permettere ad AAPL la maggior crescita in un solo giorno dal 14 ottobre del 2004 (anche allora era la seduta successiva ad un resoconto fiscale), gli ottimi risultati fiscali per il trimestre di giugno cui ha fatto seguito un vero e proprio coro di commenti positivi da parte degli analisti finanziari.

La maggior parte degli osservatori ha focalizzato la sua attenzione su due aspetti: il risultato migliore delle previsioni nelle vendite di iPod e la significativa prestazione del comparto dei portatili che per la prima volta nella storia di Apple hanno superato in vendite i desktop determinando un’accelerazione del business informatico vero e proprio.

Secondo analisti come Gene Munster di Piper Jaffray si tratta di due segnali importanti che sembrano confermare a loro volta quanto auspicato dagli investitori, ovvero il fatto che Apple durante i prossimi mesi vedrà  crescere ancora i suoi profitti. Secondo Munster a dare linfa al bilancio sarà  il completamento della migrazione ad Intel, supportata dalle campagne pubblicitarie, dall’effetto volano prodotto da iPod, e dal lancio di nuovi modelli del player che arriveranno alla fine dell’attuale trimestre. “Il mercato dei player * dice Munster in un rapporto ai suoi clienti * resta inferiore alle sue potenzialità . Solo il 12% degli americani ne ha uno e Apple potrà  approfittare di questo fattore per incrementare nuovamente le vendite nella seconda metà  del 2006”

Anche Charles Wolf di Needham & Company sottolinea l’avvicinarsi del momento in cui Apple potrà  rilanciare la sua offerta consumer nel campo della musica digitale. Secondo Wolf Apple presenterà  nuovi modelli dopo il Labor Day (il 4 settembre); si tratterebbe di un nuovo nano e di un iPod completamente nuovo. Wolf concorda con Munster anche sul fatto che esistono ancora ampi margini di crescita per il mercato dei lettori di musica digitale: “attualmente la penetrazione negli Usa è nell’ordine del 15/20%, entro il 2010 dovrebbe arrivare al 50% entro il 2010. E’ ridicolo pensare che chiunque vuole un iPod ne ha già  uno”. Altrettanto ridicolo è pensare che i consumatori soddisferanno la necessità  di avere un player acquistando un cellulare. “Certamente * dice Wolf * un numero crescente di telefoni cellulari avrà  funzioni Mp3, ma la convergenza dei dispositivi da tasca è stata largamente sopravvalutata”.

E a proposito di telefoni, alcuni analisti hanno puntato l’attenzione sui cenni fatti all’iPhone da Oppenheimer. Il fatto che il Cfo abbia detto che la società  di Cupertino non se ne stia “con le mani in mano” ha spinto qualcuno, come Richard Farmer di Merril Lynch, a supporre che il suo rilascio possa essere relativamente vicino e avvenire in un arco di un anno. “Poiché il mercato della telefonia cellulare toccherà  un miliardo di pezzi entro il 2008 * dice Farmer * Apple semplicemente conquistando l’1% del business potrebbe aggiungere 3 miliardi al suo bilancio”.

Anche secondo Benjamin Reitzes di Ubs Apple potrebbe ottenere importanti benefici dal lancio di un telefono cellulare creando un dispositivo capace di scambiare facilmente video, musica, foto, collegandolo con un Pc. “Apple potrebbe anche sfruttare la catena di distribuzione retail per vendere il prodotto e generare profitti vendendo accessori”, dice Reitzes.

Molti analisti, al termine della giornata di ieri, hanno aumentato le stime precedentemente fissate in fatto di vendita di iPod e Mac. Altri, come Goldman Sachs e Needham & Company, hanno o ritoccato verso l’alto la loro valutazione del titolo AAPL o aumentato le previsioni di fatturato e di profitto.

grafico risultati terzo trimestre apple 2006

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