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Assoprovider aderisce alla OpenNet Coalition

Assoprovider (associazione di operatori indipendenti nel complesso settore dei Servizi Internet e della connettività , nata nel luglio del 1999, affiliata alla Confcommercio e rappresentante circa 200 aziende distribuite sull’intero territorio nazionale), ha sottoscritto la lettera inviata ai Parlamentari Europei dalla OpenNet Coalition affinchè venga salvaguardata la neutralità  della Rete nella stesura delle direttive europee che compongono il cosiddetto Telecoms Package e che influenzeranno profondamente le leggi dei Paesi Membri nel campo delle telecomunicazioni.

In Europa sono stati proposti un gran numero di emendamenti concernenti la discriminazione del traffico di rete che, se approvati dal Parlamento Europeo a Maggio 2009, ridurrebbero i diritti dei consumatori consentendo agli operatori di filtrare contenuti e applicazioni, e di dare accesso preferenziale a certi servizi bloccandone altri. Le conseguenze fa sapere l’associazione “saranno gravissime sia per le libertà  dei cittadini sia per l’innovazione basata su Internet”. Tali pratiche, infatti, “scoraggeranno gli investimenti sulle infrastrutture, minacceranno seriamente la prosperità  dei medi e piccoli Provider”.

A livello nazionale l’associazione si augura che il nostro Parlamento dia un segnale forte a favore della Net Neutrality in fase di discussione del Disegno Di Legge proposto dai Senatori Luigi Vimercati e Vincenzo Vita, che va nella giusta direzione a differenza dei diversi disegni di legge presentati negli ultimi mesi rivolti alla regolamentazione della rete.

Perché vi sia neutralità  a livello di servizio e di applicativi utilizzati dall’utente finale è necessario che la neutralità  sia anche a monte, a livello di gestione delle infrastrutture, incluse quelle del sottosuolo. Per questo motivo si sottolinea l’importanza per la Rete tutta della VERA libertà  di impresa nel settore delle TLC, partendo dai seguenti punti:

1. – Separazione della Rete Telecom e di tutte le reti finanziate con denaro pubblico: la sostituzione di un monopolista nazionale con un aspirante monopolista locale NON è la soluzione né del mercato italiano delle TLC né tanto meno del Digital Divide. E i monopoli si creano inevitabilmente quando aziende con sussidi pubblici locali entrano in competizione diretta con operatori privati pur continuando a godere sia della finanza collaterale/sussidiaria sia di accessi privilegiati ad infrastrutture fondamentali che dovrebbero essere nel pieno godimento di tutta la collettività  (cavidotti, tralicci, immobili, etc.).

2. Modifica delle tasse amministrative stabilite dal Codice delle Comunicazioni che, per la loro entità , di fatto altro non sono che forzose barriere di accesso che impediscono a piccoli e medi operatori di investire, ad esempio, nella creazione di reti in fibra ottica o su frequenze radio riservate.

[A cura di Mauro Notarianni]

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