Il sapere, racchiuso dentro una scatola, non serve a nessuno. Per questo la Bbc ha deciso di aprire la scatola, rilasciando con la licenza Creative Common una buona parte degli archivi digitali di contenuti prodotti dal broadcaster pubblico britannico.
In questo modo, quando verranno implementati fisicamente i Creative Archives, per i navigatori sarà possibile scaricare gratuitamente filmati, masterizzarli, editarli creandone di nuovi, dare insomma corsa alle proprie fantasie. Il tutto con l’unico limite di non realizzare prodotti commerciali a fine di lucro.
Lawrence Lessig, il professore statunitense che ha concepito la licenza Creative Commons è entusiasta dell’idea avuta dalla Bbc. Oltretutto perché, con fortunata coincidenza, è stata appena resa pubblica la versione 2.0 della licenza, che apporta miglioramenti soprattutto tecnico-giuridici al diritti e ai doveri per gli utenti.
Nel commento di Lessig, l’annuncio della Bbc “è il singolo più importante evento che mette in grado la gente di capire il potenziale della creatività digitale e vedere come questo potenziale possa in effetti supportare gli artisti e la loro creatività “.
