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Acquistare un PC Windows online: cronaca di una brutta esperienza

Abbiamo fatto finta per un giorno di essere alla ricerca di un PC desktop, tipo all-in-one, invidiosi dell’iMac che abbiamo visto da un nostro caro amico. Ci siamo messi nei panni di un comune utente medio che vuole cercare informazioni e poi magari acquistare un PC Windows online, passando in rassegna i siti di noti produttori

Il primo sito che abbiamo visitato è quello di HP. Sulla sinistra del sito italiano si presenta un menu con i vari prodotti dell’azienda. Abbiamo cliccato “desktop” e da qui si apre una sezione che suggerisce i prodotti per segmento, per fattore di forma, per utilizzo, per linea di prodotti o altre opzioni. Incuriositi dalla voce “Per utilizzo”, ci vengono proposte una serie di voci: “Elaborazione per tutti i giorni”, “Produttività ogni giorno”, “Mission critical”, “Safe and simple”, “Creazione e intrattenimento”, “Consulente aziendale”. Il problema è che noi vogliamo una macchina produttiva tutti giorni e “Safe and simple”. Niente di fare: non si possono barrare tutte e due le opzioni.

Scegliamo ad ogni modo “Elaborazione per tutti i giorni” e da qui ci vengono proposti tre modelli: un desktop classico e due all-in-one. Scegliamo l’all-in-one da 20” e facciamo click su “Saperne di più”. Viene presentata una panoramica del prodotto, caratteristiche tecniche, accessori (cuffie, tastiere, webcam) e servizi disponibili. Purtroppo sul sito non è possibile configurare la macchina a nostro piacimento e non sappiamo quale sarà il prezzo finale. Un pulsante “Rivenditori di zona” ci fa capire che l’unico modo è contattare un rivenditore.

Cambiamo produttore. Proviamo con Acer. Dall’home page scegliamo “Prodotti” e dal menu che appare, selezioniamo la voce “all-in-one”. Vengono proposte due soluzioni: Aspire U (“tutto il meglio in un unico dispositivo” e Aspire Z (“il miglior PC all-in-one per la famiglia”), proviamo a selezionare il primo, viene visualizzata la scheda con informazioni minimali, ma di prezzi, configurazione e possibilità di acquisto neanche l’ombra. Stessa cosa selezionando l’altro modello.

Tornando nella scheda dei due prodotti, notiamo il pulsante “store locator”, anche qui scopriamo che è necessario recarsi presso un rivenditore: selezionando la nostra zona vengono indicati vari centri commerciali, oppure “online stores”, selezionando però i quali è necessario avviare da capo la nostra ricerca: il meccanismo non tiene conto della macchina che abbiamo selezionato in precedenza. Torniamo sull’home page e vediamo in alto il bottone “Acer Store”: vuoi vedere che abbiamo sbagliato e dovevamo sin dall’inizio scegliere questo? Proviamo: nessuna traccia dell’all-in-one che avevamo individuato e per giunta non sono presenti computer; solo accessori per tablet, smartphone, estensioni garanzia e poco altro. Perché i PC in questo store non sono in vendita? Mistero.

Proviamo ancora a cambiare. Scegliamo Lenovo. Scopriamo intanto che la società non ha un dominio .it, passiamo allora al .com e da qui scegliamo “Desktop e all-in-one”, si aprono tre sezioni con 12 proposte diverse. Dopo un attimo di smarrimento, scegliamo i desktop “Serie B All-In-One”; a questo punto ci vengono proposte 4 configurazioni diverse. Scegliamo la prima (“per l’intrattenimento”) e facciamo click su “Per saperne di più”.

Una pagina descrive dettagliatamente componenti, accessori e servizi ma non è purtroppo possibile selezionare gli accessori di nostro interesse e capire il prezzo finale. In alto scoviamo il solito pulsante “dove comprare” e comprendiamo che, ancora una volta, è necessario rivolgersi a un negozio fisico o forse no: scorgiamo il pulsante “Shop now”. Da qui scopriamo che bisogna ricominciare la trafila: scegliere desktop & all in one, scegliere da una pagina confusionaria il desktop di nostro interesse, visualizzare la scheda ma… niente da fare, non c’è modo di comprare il desktop che abbiamo scelto. Boh… Forse siamo un po’ duri di comprendonio noi, ma non c’è verso di dare soldi a Lenovo.

Passiamo allora a chi da sempre è specializzato nella vendita di prodotti online: Dell. Il sito italiano presenta un menu con quattro opzioni: “Per la casa”, “Per il lavoro”, “Supporto” e “il mio account”. Scegliamo la prima opzione, selezioniamo “Desktop e all-in-one” dal menu, e da qui dobbiamo scegliere fra tre diverse opzioni: “Desktop tradizionali”, “Eleganti all-in-one”, “Desktop per videogiochi”. Optiamo per “Eleganti all-in-one” che a sua volta propone tre modelli: scegliamo il primo (Inspiron 2350), facciamo click su “Scegli”, scoprendo però che non è possibile personalizzare la macchina (non compaiono opzioni). Facendo click su “Acquista ora” si apre una finestra e da qui è possibile specificare garanzie aggiuntive (“supporto Premium”), includere un antivirus e scegliere tra quattro software, ma non possiamo modificare le specifiche  della macchina proposta.

Proviamo ad andare sul sito di Asus? La compagnia taiwanese produce schede madri, monitor, schede video, accessori ma anche desktop all-in-one. Selezioniamo “Shop” dall’home page, ma niente da fare: non è possibile comprare computer sullo store di Asus. Possiamo scegliere accessori vari, ma di PC neanche l’ombra.

Vuoi vedere che alla fine il sito Apple è quello fatto meglio? Proviamo: selezioniamo la voce “Store” dal menu in alto, scegliamo “Acquisti Mac”, da qui “iMac”: sono visualizzate quattro proposte; scegliamo la prima e da qui è scopriamo quello che avremmo voluto vedere in altri siti: la possibilità di personalizzare memoria, unità di archiviazione, accessori, ecc. Basta fare click su “Aggiungi” e in pochi minuti si può pagare e avere la macchina desiderata. Se non bastasse, un numero di telefono sempre ben indicato offre la possibilità di parlare a voce con un operatore, avere suggerimenti e ordinare la macchina di nostro gradimento.

Le vendite dei PC sono in calo, è vero, ma da questa nostra veloce disamina è anche vero che i vari produttori fanno di tutto per scoraggiare gli acquisti, almeno quelli online in Italia. La nostra esperienza utente è stata pessima. Società grandi e importanti come HP, Acer, Lenovo e così via dovrebbero sapere bene che l’esperienza utente e la semplicità di fruizione di un sito web sono fondamentali per determinare il successo o il fallimento della visita, a maggior ragione quando si tratta di shopping online.

I produttori non dovrebbero limitarsi a mostrare schede tecniche e rimandare ai rivenditori, dovrebbero semplificare l’utilizzo dei siti, progettarli per andare incontro alle esigenze degli utenti, fornire la possibilità di fare acquisti in modo semplice e veloce. È inutile promettere tecnologie con grandi capacità se poi l’utente fatica per ottenere informazioni e configurazioni personalizzate. Apple ha da tempo capito la lezione e forse farebbero bene a capirlo anche gli altri.

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