Apple punta sui plug in per rafforzare l’ecosistema a supporto di Aperture. Questo quanto si apprende da una intervista rilasciata da Richard Kerris, uno dei responsabili del gruppo che in Apple si occupa di fotografia professionale.
Secondo quanto dichiarato da Kerris dal momento in cui, grazie ad un software di sviluppo per terze parti, Aperture è stato dotato della possibilità di impiegare plug in, sarebbero già state 170 le realtà che si sarebbero fatte avanti per richiedere il kit per la creazione di moduli aggiuntivi . La risposta del mercato sarebbe stata superiore a quella prevista con alcuni prodotti che hanno allargato sensibilmente il campo d’azione e le potenzialità del programma per la fotografia professionale. In questo ambito non opererebbero solo realtà di grandi dimensioni quali, ad esempio, Getty Images, ma anche sviluppatori più piccoli e indipendenti. Tra questi Macworld Uk cita uno sviluppatore russo, Vitaly Pronkin che ha realizzato un plug in per caricare immagini su SmugMug, un servizio per la pubblicazione di foto on line piuttosto simile a Flickr ma che si distingue da quest’ultimo per essere a pagamento (con vari livelli di membership) e con una sezione orientata al pubblico professionale. SmugMug non poteva stringere formali accordi con Apple per la creazione di un plug-in in quanto ha già un accordo esclusivo con Adobe, ma nulla avrebbe impedito ad una terza parte di creare uno strumento per interfacciare Aperture con il servizio on line, e questo è quello che è accaduto grazie a Vitaly Pronkin.
Secondo Apple la disponibilità gratuita del Software Developer Kit e il fatto che l’applicazione viene distribuita in una versione che permette gratuitamente per 30 giorni di testarne le funzionalità , offrono opportunità di crescita per il mercato di Aperture