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Digital Markets Act, accordo provvisorio UE contro i colossi tech

L’Unione europea ha raggiunto un accordo per adottare il Digital Markets Act (DMA), la radicale legge antitrust destinata a frenare Apple, Google, Meta e altri giganti della tecnologia. I legislatori hanno raggiunto un accordo “provvisorio” solo giovedì, dopo ore di negoziati.

La notizia è stata diramata in via ufficiale dal Parlamento europeo. La legge potrebbe avere implicazioni di vasta portata, alcune delle quali potrebbero estendersi anche oltre i confini europei. In particolare, una delle disposizioni principali del Digital Markets Act è che i fornitori di messaggistica dovranno rendere i loro servizi interoperabili con altri.

Iin altri termini, i legislatori dell’UE hanno convenuto che i più grandi servizi di messaggistica, come Whatsapp, Facebook Messenger o iMessage, dovranno aprirsi e interagire con piattaforme di messaggistica più piccole, se lo richiederanno. Ne abbiamo parlato più in dettaglio in questo articolo.

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Non è chiaro per ora se questo requisito si applicherebbe anche all’interoperabilità tra le grandi piattaforme di messaggistica stesse. Il Parlamento ha scritto che le disposizioni di interoperabilità per i social network “saranno valutate in futuro”.

In una dichiarazione, un portavoce di Apple ha detto che la società era “preoccupata” per alcuni aspetti della legge:

Rimaniamo preoccupati che alcune disposizioni del DMA creeranno inutili vulnerabilità di privacy e sicurezza per i nostri utenti, mentre altre ci vieteranno di addebitare la proprietà intellettuale in cui investiamo molto. Crediamo profondamente nella concorrenza e nella creazione di fiorenti mercati competitivi in tutto il mondo e continueremo a lavorare con le parti interessate in tutta Europa nella speranza di mitigare queste vulnerabilità

Il capo di WhatsApp, Will Cathcart, ha scritto su Twitter che sperava che la legge fosse “estremamente ponderata:

L’interoperabilità può avere benefici, ma se non viene fatta con attenzione potrebbe causare un tragico indebolimento della sicurezza e della privacy in Europa

Il Digital Markets Act vieta, inoltre, alle aziende di “combinare dati personali per pubblicità mirata” senza consenso esplicito, una mossa che potrebbe limitare la capacità di Meta e di altri di pubblicare annunci mirati agli utenti. Come sottolinea il New York Times, ci sono ancora molte domande su come i legislatori europei applicheranno queste nuove regole.

Le precedenti proposte della legge includevano anche disposizioni che avrebbero cambiato il modo in cui Apple e Google gestivano i rispettivi app store. Secondo le regole proposte, Apple dovrebbe consentire agli utenti di installare app da altri negozi, e sia Apple che Google sarebbero tenuti a consentire agli sviluppatori di bypassare le rispettive vetrine e utilizzare un proprio sistema di fatturazione. Non è chiaro se tali disposizioni siano state incluse nell’ultimo accordo. Il Parlamento europeo approfondirà questi argomenti nelle prossime ore: si attendono ulteriori dettagli.

Ricordiamo che nelle scorse ore il Parlamento europeo ha esteso l’azzeramento dei costi di roaming per ulteriori 10 anni.

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