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Google e TweetDeck rispondono a Steve Jobs

A prescindere dai concetti espressi, l’attacco frontale di Steve Jobs ad Android durante l’appena trascorso annuncio dei risultati fiscali dimostra quanto l’iCeo di Apple consideri minacciosa l’ombra di Google sul mercato di riferimento di iOS, tanto da dedicarle un’affondo diretto e le risposte dall’altra parte della barricata non si sono fatte attendere. Il primo a replicare è stato Andy Rubin, il “papà” di Android, che ha pubblicato il suo primo tweet proprio in risposta a Steve Jobs, che aveva accusato Google di fare un’uso mistificante del concetto di piattaforma aperta.

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Rubin risponde in maniera singolare, pubblicando il seguente messaggio “the definition of open: ‘mkdir android ; cd android ; repo init -u git://android.git.kernel.org/platform/manifest.git ; repo sync ; make'”. Un testo che ai più dice veramente poco, ma che fa riferimento al “Git”, la sorgente da cui è accessibile il codice di Android. Chiunque può scaricarlo con un semplice comando e contribuire allo sviluppo. Questo, secondo Rubin, è il significato di “apertura” e la risposta alla domanda di Jobs che si era chiesto, polemicamente, che cosa significasse il termine “aperto” connesso al mondo Android.

Tocca invece a Iain Dodsworth, CEO di TweetDeck, smentire Jobs – sempre via Twitter – sul fatto che la frammentazione sia stato un problema per gli sviluppatori del client per Twitter: “Abbiamo mai detto che sviluppare per Android fosse un incubo? No, non l’abbiamo mai detto. Non lo è stato”. Prosegue “Abbiamo due persone che lavorano allo sviluppo su Android, questo dimostra quanto sia ridotto il problema della frammentazione”. Jobs aveva usato alcuni referimenti lanciati nei giorni scorsi da TweetDeck alla difficoltà determinata dal gran numero di dispositivi Android per affermare che l’universo Android è polverizzato e “dis-integrato” e in quanto tale non competitivo con iOS: “Quando integrazione e frammentazione si incontrano – era stato l’argomento di Jobs – la prima vince sempre sulla seconda. Noi vogliamo fare prodotti che semplicemente funzionano e visto che facciamo tutto in casa, questa è la nostra specialità”

Lo scontro dunque fra Cupertino e Mountain View si fa sempre più serrato e probabilmente si intensificherà ancor di più in vista della stagione dei regali.

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