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Google, sanzioni in Texas per spot ingannevoli sui Pixel 4

Google ha accettato l’accordo che prevede il pagamento di una sanzione da 8 milioni di dollari in Texas per pubblicità giudicate ingannevoli riguardo gli smartphone Pixel 4 e Pixel 4 XL.

È quanto comunicato dal Procuratore Generale del Texas, Ken Paxton, riferendo di un problema in termini di credibilità per delle pubblicità nelle quali erano stati ingaggiati i DJ di alcune radio, per registrare e trasmettere dettagliate testimonianze sulla loro esperienza con il Pixel 4, senza in realtà fornire realmente i telefoni, era in altre parole richiesto di recitare semplicemente un copione in diretta, parlando bene di quelli erano all’epoca i due dispositivi top di gamma Google di allora.

Contro Google si era già scagliata la Federal Trade Commission accusando anche la  texana iHeartMedia, azienda che controlla oltre 800 stazioni radio negli USA. L’FTC e altri sei Stati americani avevano liquidato il problema con un accordo di circa 9 milioni di dollari e il Procuratore texano sottolinea ovviamente l’accordo da 8 milioni di dollari ottenuto nel patteggiamento con Google.

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“Se Google farà della pubblicità in Texas, è meglio che lo faccia con affermazioni vere”, scrive Pax­ton. “In questo caso, la società ha rilasciato dichiarazioni palesemente false e con il nostro accordo si ritiene Google responsabile di aver mentito ai texani per scopo di lucro. Google ha un’influenza importante sui singoli consumatori e sul mercato in generale. È necessario che le grandi aziende non si aspettino né godano di un trattamento speciale ai sensi della legge. Devono essere ritenute responsabili delle loro malefatte. Continuerò a proteggere l’integrità del nostro mercato e a garantire che le aziende che mentono ai texani ne rendano conto.

Il sito TechCrunch ha ottenuto una generica dichiarazione da un portavoce di Google: “Consideriamo molto importanti le dovute azioni di compliance in merito alla legislazione sulla pubblicità, e abbiamo implementato procedure che assicureranno di seguire normative e standard di settore pertinenti”.

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