L’iPhone nano è un prodotto studiato per il mercato cinese. Ecco l’ultima ipotesi che cerca di rendere ragione delle indiscrezioni sul cellulare ‘mini’ di cui più volte si è parlato nei giorni scorsi ma cui pochi sono disponibili a dare credito per la totale mancanza di riscontri al di fuori del mercato asiatico. A sostenere che la ragione per cui, a parte i produttori di custodie e qualche fonte non del tutto credibile collocata sempre in Asia, di iPhone nano non si sentirebbe parlare negli Usa, sarebbe il fatto che il telefono è un prodotto esclusivo per la Cina, è Brian Marshal di American Technology Research.
Il lancio del telefono, dice Marshal, è previsto per i primi mesi di quest’anno e sarebbe frutto di un compromesso raggiunto tra Apple e China Mobile. L’operatore mobile cinese avrebbe infatti spinto Cupertino a creare un prodotto ad hoc, compatibile con lo standard TD-SCMA, realizzato su tecnologie cinesi in esclusiva per le reti ad alta velocità locali e per il quale sono state appena disposte le procedure di concessione. L’iPhone nano avrebbe il pregio di avere un costo e funzioni ridotte, specifiche utili per conquistare il mercato cinese.
L’ipotesi di Marshal è interessante, ma va anche ricordato che se davvero Apple percorresse questa strada si sarebbe di fronte ad una vera e propria rivoluzione. Da moltissimo tempo Cupertino rilascia i suoi prodotti su scala mondiale; praticamente nessuno di essi è studiato per una sola nazione. A volte accade che Apple testi i suoi prodotti su un solo mercato, ma questo precede un lancio successivo su vasta scala e il test è sempre svolto sul mercato interno americano, mai su mercati internazionali.